Rifiuti a Napoli, Del Giudice frena ma la municipalità rilancia: «No alla frazione organica»

Rifiuti a Napoli, Del Giudice frena ma la municipalità rilancia: «No alla frazione organica»
di Alessandro Bottone
Mercoledì 24 Giugno 2020, 13:43
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È di nuovo polemica sulla questione dell’ex Icm di via Nuova delle Brecce, nella zona orientale di Napoli, il complesso utilizzato da anni dall’azienda municipalizzata del Comune di Napoli per lo stoccaggio di diverse tipologie di rifiuti. L’autunno scorso, dopo le numerose proteste dei residenti per i miasmi percepiti anche a centinaia di metri di distanza, l’amministrazione comunale aveva fatto intendere che non avrebbe mai più utilizzato la struttura di Napoli Est per la frazione umida. «Mai più verrà depositato umido o rifiuto tal quale» aveva scritto il sindaco sui social il 14 novembre 2019. Dalla delibera di giunta di pochi giorni fa emerge tutt’altro.

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Il testo delibera l’ampliamento del centro di raccolta allestito e gestito dall’Asìa Napoli e l’utilizzo dell’impianto per il conferimento di rifiuti «secondo CER e modalità riportati nella relazione tecnica asseverata». Nella documentazione che l’azienda municipalizzata ha inviato l’8 giugno al Comune chiedendo l’autorizzazione all’ampliamento della struttura si legge che «i lavori da eseguirsi a completo soddisfacimento delle prescrizioni rilasciate dagli organi competenti in occasione del sopralluogo del 28 ottobre 2019 saranno completati entro il mese corrente». In particolare nella relazione tecnica asseverata si specifica che tra le tipologie di rifiuti che potranno essere conferite c’è anche la frazione organica umida «in cassoni scarrabili a tenuta stagna dotati di idoneo sistema di chiusura» e si specifica che «al fine di prevenire la formazione di emissioni odorigene, la frazione umida viene avviata agli impianti di recupero nelle 72 ore successive alla ricezione». Un problema emerso in particolar modo nei mesi scorsi e non risolto nemmeno con l’utilizzo dei “cannoni” e delle costanti pulizie con i mezzi meccanici. Nell’ex Icm potranno essere ammessi anche imballaggi di materiali vari, abiti e prodotti tessili, rifiuti contenti mercurio, apparecchiature elettroniche ed elettriche, oli e grassi commestibili, vernici, inchiostri. E ancora: ingombranti, sfalci e potature e altre tipologie di rifiuti.
 


La VI municipalità - che amministra i quartieri Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio -  precisa che «non è stata in alcun modo coinvolta in tale scelta». Il presidente, Salvatore Boggia, scriverà all’assessore competente chiedendo tutti i chiarimenti del caso e ribadisce di essere contrario all'utilizzo del sito di via Nuova delle Brecce per il conferimento dell’umido. La medesima richiesta era stata fatta pochi mesi fa, ovvero subito dopo un sopralluogo all’impianto: erano le settimane più calde della protesta e i miasmi erano particolarmente forti. Oggi il presidente Boggia si dice meravigliato nell’aver appreso tale notizia e dopo la nota al Comune convocherà, se opportuno, una seduta monotematica di consiglio municipale per approfondire la questione.

In ogni caso il centro di raccolta dovrà ottenere il parere favorevole degli organi tecnici preposti alla verifica delle prescrizioni impartite. L’ex Icm risulta fondamentale per l’intera città in quanto permette di raccogliere le tonnellate di ingombranti - spesso sversati in strada in modo illecito - e lo sarà ancora per l’umido fino a quando non si costruirà l’impianto di compostaggio previsto nell’area del depuratore in via Domenico De Roberto, sempre nella periferia orientale della città.



L'assessore comunale Raffaele Del Giudice, con delega ai rifiuti, in un video diffuso dall'ufficio stampa, parla del sito di via Nuova delle Brecce come di una "grande isola ecologica" e non di una discarica specificando che «lì non avremo la gestione dell'umido» e chiarendo che l'amministrazione rispetterà l'accordo con i cittadini. 

«Nell'ex Icm non nasce alcuna discarica ma un'isola ecologica. L'amministrazione sta rispettando gli impegni presi con i cittadini nel 2019. In quel sito non c'è e non ci sarà alcuna gestione dell'umido», spiega. «L'amministrazione - dice Del Giudice - ha approvato una delibera e ha un progetto con cui faremo di un problema una grande risorsa: una nuova isola ecologica che si andrà ad aggiungere alle dieci già realizzate in città. Oggi l'ex Icm sta funzionando come polo logistico di Asia per le isole ecologiche - aggiunge - Li abbiamo intenzione di completare i lavori indicati da Arpac e Asl. Stiamo ottemperando agli impegni presi con i cittadini e con il Comitato. C'è un protocollo d'intesa che stabilisce perfettamente quello che si farà nel sito». 
 

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