Sma, rimborsi e stipendi: cala la scure sulla Regione

Scintille nella giunta De Luca

Sma, rimborsi e stipendi: cala la scure sulla Regione
di Adolfo Pappalardo
Sabato 31 Dicembre 2022, 10:22
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Rimborsi chilometrici di mille euro oltre a indennità varie e straordinari forfettari di 500 e 700 euro. Tutto mensile e in aggiunta a normali stipendi da operai in molte buste paga della Sma-Campania. Cifre che stridono con i 40mila euro annuali (e lordi) che devono dividersi invece i tre membri del Cda della stessa società. Sono alcune delle cifre che saltano fuori dai bilanci della Sma Campania, la partecipata regionale dell'ambiente con circa mille dipendenti, e che finiscono anche sul tavolo del governatore De Luca. Da qui, da questi allegati, arrivati alla riunione di pre-giunta di mercoledì si decide di passare subito al piano di razionalizzazione. Che partirà con il nuovo anno.

Solo pochi giorni fa è arrivato il parere favorevole al bilancio 2020 da parte di una società di revisione contabile. «Migliorando significativamente il progetto di bilancio 2020 ereditato dal precedente amministratore e soprattutto ad avere un parere favorevole su un atto così significativo per il corretto governo aziendale», scrive il cda in una nota diramata ai dirigenti mercoledì sera dopo un'infuocata riunione a Santa Lucia che costringe a una marcia indietro e a riscrivere una delibera. Si passa, da un atto che assegnava i fondi su base annuale alla società in house ad una triennale. Parliamo di commesse dalle varie direzioni generali della Regione del valore di 74 milioni euro l'anno che spaziano dalla tutela dell'ambiente passando per gli incendi boschivi sino ala gestione di depuratori. Ma come è possibile che la garanzia di questa somma imponente ogni anno abbia reso impossibile anche approvare i bilanci? Le somme negli anni sono state sempre stanziate da palazzo Santa Lucia ma la partecipata regionale non è stata capace mai di rendicontarle tutte a dovere. Creando, in questo modo, squilibri e sofferenze finanziarie arrivate ora a circa 7,2 milioni di rosso. Una zavorra pesante senza una pianificazione e una gestione accurate.

Da qui la decisione di dare l'ok ad una pianificazione tra la Regione e la partecipata oltre ad un piano di razionalizzazione che faccia pulizia su molte voci di spesa della società. «Grazie all'approvazione della convenzione quadro della Regione Campania si consentirà alla società di far fronte, attraverso un flusso di liquidità costante e capiente, agli impegni pregressi e correnti, consentendo - è la nota dei vertici Sma dopo l'ok alla delibera - una programmazione idonea al raggiungimento dello scopo sociale per gli anni futuri e garantendo la continuità aziendale».

E si comincerà da molti super stipendi garantiti ad personam per anni. Non solo ad operai ma anche a diversi dirigenti, alcuni dei quali ancora alle prese con inchieste giudiziarie per presunti casi di corruzione. E se nel secondo caso si attende l'esito dei giudizi, nel primo caso si è visto come risultavano troppe stranezze in decine e decine di trasferte. Tipo dipendenti che si ritrovavano a incassare rimborsi chilometrici e straordinari perché inseriti in missione di lavoro, stranamente, sempre in un'altra provincia della regione rispetto alla propria sede naturale di lavoro. Tipo dipendenti del Napoletano e del Casertano spediti per lavoro in Cilento o viceversa. Troppe stranezze che saranno vietate dal prossimo gennaio. Tutto nel piano di razionalizzazione messo a punto tra i vertici della Regione e Tommaso Sodano, ex senatore e una lunga esperienza nel settore ambiente, chiamato 8 mesi fa dai vertici di palazzo Santa Lucia per cercare di mettere ordine nella società in house, al centro di molte inchieste negli ultimi anni.
 

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