Stadio Maradona di Napoli, sos di Abodi: «Serve un progetto, Europei a rischio»

Restyling, il ministro: entro il 2026 un piano di fattibilità

Abodi a Napoli
Abodi a Napoli
di Luigi Roano
Martedì 13 Febbraio 2024, 23:45 - Ultimo agg. 14 Febbraio, 07:30
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«Bisogna accelerare altrimenti Napoli rischia di non avere gli Europei del 2032» racconta il ministro per lo Sport Andrea Abodi in rifermento allo stadio Maradona che a oggi non rientra tra le sedi della kermesse calcistica. «La Uefa impone dei parametri che oggi il Maradona non rispetta» spiega il presidente del Coni Giovanni Malagò. «Per dare una risposta devo avere una domanda: sono in attesa di una proposta della Società Calcio Napoli sia tecnica che economica e che rientri nella legge sugli stadi» la posizione del sindaco Gaetano Manfredi. Occasione ghiotta quella di avere a Napoli i tre massimi rappresentanti sulla materia a battezzare gli Europei giovanili di scherma che si terranno al PalaVesuvio. E infatti si è parlato e molto del futuro dell’impianto. La sostanza è che tutti aspettano la mossa del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: sono gli azzurri che utilizzano la storica struttura dove si sono festeggiati tre scudetti e da Fuorigrotta passa pure il futuro della Ssc Napoli.

Abodi entra nel dettaglio in maniera chiara, il ministro detta i tempi e dà pure tre opzioni su come procedere sul Maradona, dove un progetto lo si può sempre avere, ma il tema vero è chi mette i soldi, in gergo tecnico la fattibilità finanziaria. «Noi - dice Abodi - lasciamo libertà di impresa» la traccia che lancia il ministro. Come dire che difficilmente lo Stato metterà soldi per il rifacimento del Maradona. A investire ci deve pensare il club o chi è interessato a quel tipo di investimento. Parola ancora ad Abodi. «Del Maradona abbiamo parlato tante volte: è di proprietà del Comune e lo utilizza il Napoli. Io assisto, il Governo è pronto a dare supporti ma ci vogliono le volontà. Secondo me dal Comune ci sono. Il Napoli vuole uno stadio futuribile e bisogna trovare una soluzione e in modo veloce. Tre dei cinque stadi per gli Europei già sono stati individuati: si tratta di Roma, Milano e Torino. Per gli altri due bisogna fare presto altrimenti Napoli rischia, nel 2026 bisogna dare il progetto e il 2026 è domani».

Cosa può fare allora concretamente il Governo? «È stata ulteriormente migliorata - spiega Abodi - la norma che prevede l’assegnazione del diritto di superficie a chi promuove la riqualificazione dello stadio. Se il Calcio Napoli, e sono convinto che ciò accadrà, farà una proposta, si troverà una soluzione con il Comune, ne sono certo». Non l’unica opzione in campo. «Stiamo valutando - prosegue il ministro - supporti in termini di garanzie piuttosto che di finanziamenti diretti, garanzie vista l’onerosità dei tassi che non sono molto convenienti». Il ministro lascia per ultima la terza opzione che sembra molto intrigante. «Valuteremo la possibilità di configurare dei fondi immobiliari piuttosto che fondi che consentono di inserire “equity pubblico” dentro il modello finanziario».

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Cosa potrebbe interessare di più a patron Aurelio De Laurentiis? Partiamo dal diritto di superficie, cosa significa? In maniera molto semplice «consiste nell’edificare e nel mantenere una costruzione al di sopra o al di sotto di un fondo di proprietà altrui e di rivendicare la proprietà della costruzione o dell’opera» in base alla legge corrente. De Laurentiis dovrebbe trovare un accordo con il Comune su quali suoli edificare il nuovo Maradona. Per esempio, la pista di atletica da togliere per avvicinare gli spalti al terreno di gioco, fino a installare attrattori come il museo degli azzurri, ristoranti e molto altro atteso che anche il sotto - dove c’è il parcheggio mai utilizzato - sarebbe disponibile. Del resto il patron vuole uno stadio fruibile sette giorni su sette. Quanto agli spazi, essendo tutto di proprietà del Comune, potrebbero rientrare eventualmente nell’accordo anche spazi esterni ma prossimi al Maradona. Giusto per fare un esempio di scuola, arretrare la cinta muraria degli ingressi significherebbe per la società installare dentro lo stadio attività commerciali in grado di produrre ulteriore reddito. Un contesto nel quale De Laurentiis potrebbe puntare a una concessione dell’impianto fino a 99 anni. Cosa significa dare garanzie sui tassi di interesse? Il Governo - nella sostanza - potendo contare anche sulla Cassa depositi e prestiti potrebbe spuntare tassi meno cari per chi intendesse investire sul Maradona. La questione Fondi immobiliari - e il Comune ne ha già uno presso Invimit, si chiama “Fondo Napoli” - nel quale quotare il Maradona così come fatto con gli immobili già conferiti e attendere dal mercato gli investitori. Il no di Abodi «a Fondi che consentano di inserire “equity pubblico” dentro il modello finanziario» significa che il Governo non ha intenzione di entrare nella partita degli investimenti diretti, lascia mano libera alle imprese e agli imprenditori. Non ha intenzione di acquisire né azioni né quote dell’eventuale Fondo immobiliare.