Tetti di spesa per ambulatori e centri diagnostici: rischia di cadere sotto i colpi del Tar l'impianto della Regione che, a gennaio del 2022, ha deciso di spalmare il budget unico assegnato annualmente ai centri privati accreditati su base mensile e per singola struttura. Dopo le prime 8 sentenze che, pur riconoscendo in via generale la legittimità dell'operato del governo regionale rigettando i motivi dei ricorsi per tale parte, censura invece il modo in cui le Asl sono giunte a calcolare il fabbisogno erogativo di ogni singolo centro per quello che, in termini tecnici, viåene considerata una carenza di istruttoria e di motivazione.
Se da un lato tali pronunciamenti non comportano un automatismo nella cancellazione delle deliberazioni regionali che hanno dato vita a tetti di spesa che si esauriscono per quasi tutti i centri entro la metà di ogni mese, dall'altro va considerato che pendono, nelle aule della giustizia amministrativa oltre 200 ulteriori ricorsi.
Un elemento che potrebbe avere un impatto consistente sulla futura rideterminazione dei tetti di spesa del singolo centro accreditato in quanto anche i fatturati di quegli anni hanno rappresentato la base su cui è stato calcolato il tetto individuale poi attribuito a ciascuna striuttura. Novità anche per le aggregazioni dei laboratori sotto soglia minima di attività da convertire in centri prelievo: in arrivo una ciambella di salvataggio per circa 190 laboratori che potranno per alcune funzioni conservare una struttura autonoma.