Vitalizi Regione Campania, 15 milioni l'anno per 261 ex consiglieri regionali

Vitalizi Regione Campania, 15 milioni l'anno per 261 ex consiglieri regionali
di Valentino Di Giacomo
Mercoledì 2 Giugno 2021, 12:00
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Sono 261 e costano circa 15 milioni di euro ogni anno. É il caro onorevole: il numero di ex consiglieri regionali che percepiscono il vitalizio dalla Regione Campania. Non solo gli ex, ma anche i loro eredi in caso di morte. Si va dagli scarsi 2mila euro lordi all'anno incassati grazie alla reversibilità dalla vedova dell'ex consigliere Diego Del Rio al piccolo club di sette ex onorevoli che prendono ogni anno il massimale di 84.380 euro. I dati, riferiti fino al 2020, sono stati pubblicati sul sito della Regione Campania, probabilmente anche in seguito alla decisione assunta ieri dal Consiglio di consentire, anche per il futuro, la reversibilità della pensione per i familiari in caso di morte. Il tema è caldo, ma va precisato - evitando facili giustizialismi o liste di proscrizione - che chi prende il vitalizio è perché ne ha un diritto acquisito e non contravviene ad alcuna legge.

Tante le storie particolari dei percettori di vitalizio, una lista in cui figurano nomi illustri come l'ex governatore, oggi candidato sindaco, Antonio Bassolino, che si aggiudica ogni mese 7mila euro lordi. Del ristretto club del massimale di 84mila euro non c'è solo Bassolino, ma pure la 102enne Amelia Ardias, consigliera fino alla metà degli anni 90 e che da allora percepisce il massimo della cifra consentita. 84mila - secondo i dati diffusi dalla Regione - anche per Angelo Giusto, il 67enne Salvatore Ronghi (oggi Fdi) e Mario Sena. Nel club c'è pure l'ex sindaco di Giugliano, Giovanni Pianese.  

Particolare è il caso di Flora Beneduce, consigliera regionale fino alla scorsa legislatura con Forza Italia, poi folgorata sulla via di Damasco del centrosinistra, eppur non rieletta in Consiglio.

Beneduce percepiva già il vitalizio del marito, l'ex assessore Armando De Rosa, scomparso a 91 anni nel 2019. La cifra ammonta a 41mila euro all'anno lordi, quasi 3.500 euro al mese. Un'indennità differita per Beneduce a cui va aggiunto lo stipendio da consigliera fino allo scorso anno. Va chiarito, comunque, che ormai da tempo, soprattutto per i consiglieri eletti in questa e nella precedente legislatura, esiste un sistema prevalentemente contributivo, per cui gli attuali consiglieri si pagano da soli per gran parte la loro pensione per quando compiranno i 65 anni. Oggi un consigliere con quattro legislature all'attivo, pagando circa 600 euro al mese, può arrivare al massimo a percepire una pensione di 2300 al mese circa raggiunta l'età.

Nella lista a carico della Regione Campania figura pure un ex presidente del Senato, ex ministro ed ex governatore. Parliamo di Nicola Mancino, che soltanto dalle casse regionali percepisce 35mila euro lordi ogni anno, quasi 3mila euro al mese a cui andrà probabilmente aggiunto il vitalizio di Palazzo Madama. Ma sono diversi i potenziali percettori di più vitalizi, tra questi gli ex parlamentari Raffaele Calabrò, Marcello Taglialatela o il plurideputato e senatore comunista Giovanni Russo Spena che, solo dalla Regione, incassa 33mila euro lordi. A questi vanno aggiunti i beneficiari della pensione di reversibilità - tema caldo dopo il voto in Regione di lunedì - eredi di consiglieri deceduti, in tutto 70. Spicca, ad esempio, la moglie dell'ex tesoriere e parlamentare di An, Francesco Pontone. 

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«Leghiamo la reversibilità della pensione - dice ora il consigliere di Europa Verde, Francesco Borrelli - all'Isee. Abbiamo casi di congiunti che incassano super stipendi grazie ai vitalizi dei parenti deceduti che sono tutti cumulabili. Solo chi ha un basso reddito o zero reddito dovrebbe riceverli. Solo eliminando le reversibilità risparmieremmo diversi milioni di euro all'anno. Altri milioni si risparmierebbero obbligando all'opzione sui vitalizi multipli che percepiscono in tanti ex consiglieri. Dalla legislatura del 2015 sono stati fatti tanti passi avanti eliminando i vitalizi e sostituendoli con pensioni contributive molto più basse rispetto alle elargizioni del passato. Sono stati risparmiati tanti soldi dei contribuenti. Ma c'è ancora molto da fare. Tra l'altro, abbiamo anche introdotto la possibilità di rinunciare, in toto o in parte, al vitalizio, ma a oggi, nessun ex Consigliere ha restituito volontariamente parte o tutto il vitalizio». 

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