A Sorrento resiste con Franco il mito dell'ultima carrozzella

La carrozzella per Lazzazzara è un vizio di famiglia, sulla scia del mitico Ciccilluzzo

Franco Lazzazzara
Franco Lazzazzara
di Antonino Siniscalchi
Domenica 20 Agosto 2023, 17:09
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«L'ultima carrozzella»: è il titolo di un film del 1943, diretto da Mario Mattioli con Anna Magnani, Lauro Gazzolo, Aldo Fabrizi, Nando Bruno, Tino Scotti, Enzo Fiermonte. Racconta la storia di un vetturino che non vuol cedere all'avanzare dei tempi e soppiantare con una bella automobile la sua carrozzella. Si convincerà solo dopo che una travagliata vicenda giudiziaria lo vedrà rischiare la prigione.

Anche a Sorrento resiste il mito dell’ultima carrozzella. Lo nobilita con grande passione Franco Lazzazzara conservando un'antica tradizione di famiglia. Mantenere cavallo e carrozzella è più oneroso di un’auto adibita a taxi o ncc, ma Franco staziona in piazza Tasso e caratterizza con la sua presenza una cartolina che il tempo non ha sbiadito, un’attrattiva da sempre.

Una passerella in carrozzella, in via Califano, via Correale e via Capo a Sorrento, ha rappresentato una sorta di appuntamento privilegiato per i turisti italiani e stranieri. «Fin dall’epoca del Grand Tour – spiega Luigi Garbo, cultore di tradizioni locali -, quando la costiera era meta privilegiata di rampolli delle più note casate nobiliari europee e d’oltreoceano, quando si viaggiava ancora in carrozza, tutti lasciavano la propria “vettura” e preferivano servirsi delle classiche “vetturine” per essere sicuri di cogliere l’essenza di quanto andavano visitando. Per giungere a Sorrento, via terra non c’erano altri mezzi di comunicazione che le vetture private. Alla stazione ferroviaria di Castellammare sostavano quindi carrozze a tre o due cavalli che, al prezzo di tre carlini a persona, consentivano ai turisti di recarsi nella nostra città.

A metà strada, all’altezza di Scutolo, i viaggiatori contemplavano con emozione il paesaggio che appariva d’improvviso ai loro occhi e proseguivano attraverso i villaggi di Meta, “Carotto” e Sant’Agnello, come ricorda Vincenzo Russo nel libro Sorrento e la sua Penisola».

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La carrozzella per Franco Lazzazzara è un vizio di famiglia, sulla scia del mitico Ciccilluzzo, che accompagnava Sophia Loren, durante le riprese di "Pane, amore e…” nel 1955. Con l'evoluzione del tempo si è attenuata una tradizione che aveva ispirato i versi e le note della canzone del 1939 di Odoardo Spadaro, «Come è delizioso andar sulla carrozzella…». Ora è rimasto solo Franco in attesa in piazza Tasso di una “corsa”. A fare concorrenza all’escursione in carrozzella, negli ultimi anni è arrivato anche il trenino turistico lillipuziano. Un'alternativa al passo con l’evoluzione del tempo, ma nessuno si azzarda a parlare di concorrenza. Sorrento difende questa antica cartolina, ma la passione di Franco trova difficoltà a resistere con «L'ultima carrozzella».

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