«Anima Insulae», due mostre fotografiche a Capri e Procida dal workshop di Perotti

«Anima Insulae», due mostre fotografiche a Capri e Procida dal workshop di Perotti
di Anna Maria Boniello
Giovedì 23 Giugno 2022, 19:32
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Le mostre, a cui è stato dato il titolo “Anima Insulae”, si concluderanno a Procida sabato 25 al Museo Civico ed a Capri domenica 26 a Villa Lysis. Sarà possibile ammirare una ricca selezione di scatti, realizzati dai giovani aspiranti fotografi, scelti personalmente da Graziano Perotti che ha diretto il workshop sulle due isole tra fine maggio e inizio giugno. Il progetto che ha visto protagoniste le due perle del golfo l’isola di  Procida che vive il suo momento più importante essendo nominata “Capitale della Cultura 2022” ed il fascino dell’isola di Capri riunite in due mostre, curate da Bruno Flavo dell’associazione Polis 3.0, permetteranno ai visitatori un viaggio immersivo nelle due isole, nel loro paesaggio naturale ed urbano, ma anche antropico.

Una finestra sugli isolani, capresi e procidani, con le loro similitudini e differenze, con l’intento di valorizzarne il ricco patrimonio materiale ed immateriale.

Catturati dall’obiettivo di 13 fotografi provenienti da tutta l’Italia: Cesare Augello, Riccardo Barone, Paola Bet, Maria Bonetto, Nicoletta Di Tanno, Laura Fogli, Antonella Giunta, Alessandra Grippa, Marina Labagnara, Grazia Palazzo, Silvia Questore, Giampaolo Scanu, Lia Taddei,  gli isolani hanno offerto il loro punto di vista sulla propria terra e sui propri concittadini. 

 

Il curatore, Bruno Flavio, spiega i motivi che hanno spinto l’associazione ad organizzare la doppia mostra “Anima Insulae”: «Da grafico pubblicitario prima e da curatore di mostre, poi, ho sempre scelto di comunicare il soggetto e l’idea centrale dei progetti in modo concreto ed essenziale, senza troppi fronzoli. Il documento, l’opera d’arte, la fotografia hanno una loro natura comunicativa molto forte che bisogna lasciare il più possibile libera, senza caricarla di significati ulteriori. Nell’allestimento, conclude il curatore della mostra, ho scelto di utilizzare materiali grezzi come il legno, e pochi colori che intuitivamente riconducano l’osservatore ad un legame con il soggetto dell’esposizione, alla sua anima».

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