Da Luciano Sorbillo la pizza con fave e mandorle: «Il mio omaggio al Regno delle Due Sicilie»

Da Luciano Sorbillo la pizza con fave e mandorle: «Il mio omaggio al Regno delle Due Sicilie»
di Giuliana Covella
Sabato 21 Aprile 2018, 11:48
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«Mi sento un po’ Borbone anch’io con questa pizza». Luciano Sorbillo, esponente della terza generazione della storica famiglia di pizzaioli, ha presentato così la sua nuova “creazione” nel cuore del Vomero: la «Merliani 51» (dal nome del civico nella via omonima), realizzata con fave saltate in padella, caciocavallo, pancetta croccante e spiziusa di mandorle. Un omaggio alla primavera, ma soprattutto al Regno delle Due Sicilie, come spiega il suo ideatore: «ci tengo all’utilizzo delle materie prime e ai prodotti di presidio campani, siciliani calabresi e sono alla continua ricerca della valorizzazione di prodotti della nostra terra. Era un po’ di tempo che pensavo di utilizzare un prodotto stagionale. Questo è il periodo delle fave e ho voluto abbinare ai miei impasti fatti con farine di tipo “1” e non doppio zero ma macinate a pietra (povere di zuccheri) pancetta, una spiziusa siciliana ossia una mandorla salata, fave, fiordilatte di Agerola e olio extravergine di oliva a crudo. Anche per riproporre i gusti nostri e stagionali del nostro territorio».
 


Dopo l’apertura del primo “Pizz a’ Street” in vico Acitillo, nel settembre 2016, Luciano ha deciso di raddoppiare aprendo un nuovo locale in via Merliani 51. Nipote di Luigi Sorbillo, che aprì nel 1935 nel centro di Napoli la storica pizzeria di via Tribunali 35, Luciano è figlio di Rodolfo che nel 1959, in occasione dell’inaugurazione dello stadio San Paolo, realizzò la prima pizza col cornicione ripieno di ricotta: «Fu un successone - racconta - anche perché il Napoli vinse 2-1 contro la Juventus». Col suo marchio “Pizz a’ Street” Luciano intende richiamare alla mente la pizza di strada delle origini, servita in piccoli ambienti (che richiamano i vicoli e le strade del centro antico) e senza tanti fronzoli, puntando però sull’evoluzione della tradizione, riproponendo la pizza classica in versione moderna con un impasto più leggero e materie prime selezionate, preferibilmente di origine campana.  Alla degustazione della serata sono state abbinate le birre del Birrificio San Biagio di Nocera Umbra del mastro birraio Giovanni Rodolfi.

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