Centinaia di ragazzi con la fame di scienza ma anche adulti e bambini con gli occhi puntati al cielo per vedere la luna e le stelle. Il progetto Streets (Science, Technology and Research for Ethical Engagement Translated in Society), uno dei progetti italiani sostenuti per il 2022 e 2023 dalla Commissione Europea per la realizzazione della Notte Europea dei Ricercatori, è al suo secondo anno di attività, ed è coordinato dall'Università degli Studi di Napoli Federico II. Vi aderiscono diversi enti sul territorio, anche la Campania REte Outreach del Cnr (Creo-Cnr), coinvolgendo più di 50 fra piazze, edifici storici, centri di ricerca di Campania e Lazio Meridionale con circa 300 eventi di divulgazione scientifica per comunicare al pubblico, in particolare ai giovani e ai giovanissimi, i più entusiasmanti risultati della ricerca in Italia. Ospite d'eccezione il Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi che ha tenuto due incontri con ricercatori e studenti per spiegare come sta cambiando la ricerca.
Ma anche incontri legati all'attività sismica dei Campi Flegrei, alla botanica e alle scienze applicate.
«L'obiettivo è quello di rendere la scienza attrattiva per tutti - ha spiegato il rettore Matteo Lorito - la presenza di centinaia di ragazzi nelle aule per ascoltare Matteo Parisi e altri ricercatori è un segnale da non sottovalutare». Ne è convinto anche il Premio Nobel. «Uno scienziato è una persona che cerca di capire il mondo nel modo più onesto possibile - ha detto Parisi prima di cominciare la sua conferenza in un'aula stracolma e la presenza di questi ragazzi mi fa ben sperare». Sul fronte della sismologia Francesca Bianco, Direttrice del Dipartimento Vulcani dell'Ingv, ha spiegato in un seminario l'attività di monitoraggio costante di tutta l'area ovest di Napoli.
«Dal 2005 ad oggi ci sono stati 13.221 eventi sismici tra la magnitudo 3 a 4.2, l'ultimo appunto. ll suolo si è sicuramente innalzato, non siamo ai livelli della crisi bradisismica degli anni 80». Ovvero senza l'attività scientifica e di ricerca questo costante lavoro di monitoraggio non sarebbe possibile. Uno degli appuntamenti più coinvolgenti della Notte Europea dei Ricercatori è certamente quello promosso all'osservatorio di Capodimonte. Come ogni anno centinaia di persone, tantissimi i bambini, appassionati di astronomia hanno potuto ammirare le stelle e la Luna Piena del raccolto direttamente dai telescopi messi a disposizione dal centro. Gli astronomi hanno raccontato le sfide scientifiche e tecnologiche delle proprie ricerche dal Sole fino alle Galassie più lontane, ma anche la costruzione dei grandi telescopi del futuro che forse daranno risposte più concrete ai tanti misteri dello spazio.
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