Vico Equense, mercoledì la festa dei santi patroni Ciro e Giovanni

La Ricorrenza
La Ricorrenza
di Antonino Siniscalchi
Domenica 28 Gennaio 2018, 12:32
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VICO EQUENSE – Festa patronale, mercoledì, in onore dei santi Ciro e Giovanni, ricorre il 31 gennaio in memoria del martirio avvenuto ad Alessandria d’Egitto nel 303, ai tempi dell'imperatore Diocleziano. Un legame arcaico e profondo che lega la città ai suoi santi patroni, se si considera che già nel 1400 ci sono testimonianze storiche che nominano Ciro e Giovanni quali protettori della città. Momento clou, la processione di mercoledì pomeriggio che partirà dalla chiesa parrocchiale alle ore 15.30. Le statue dei santi Ciro e Giovanni portate in spalla da pescatori a piedi scalzi e accompagnate da autorità civili, militari e fedeli percorreranno il centro vicano seguendo il seguente itinerario: piazza Marconi, via Caccioppoli, via Santa Sofia, via Nicotera, via Santa Maria del Toro, corso Filangieri, via Canale, via Roma, piazza Umberto I, via San Ciro e rientro in parrocchia. Per quanto riguarda l'allestimento della festa, già da martedì, a partire dalle ore 14, e fino alla mezzanotte di mercoledì, sarà in vigore il divieto di sosta in numerose strade del centro cittadino. Non si potrà sostare in corso Umberto I, via Roma, via San Ciro, corso Filangieri, piazza Marconi e viale della Rimembranza. Questo per consentire l’istituzione, dalle ore 15, del doppio senso di circolazione tra via Roma e via Filangieri fino all'imbocco di viale della Rimembranza. Provvedimento che serve per garantire la circolazione veicolare tra le frazioni e la direzione Sorrento. Le auto invece provenienti dal versante di Castellammare e dirette in collina, effettueranno la rotatoria in piazza Umberto I, immettendosi quindi su via Roma. Contestualmente, nelle restanti vie del centro inizieranno le installazioni dei banchi di vendita della tradizionale fiera di casalinghi, oggettistica, abbigliamento, giocattoli e dolciumi. Stand che, come consuetudine, saranno dislocati tra viale della Rimembranza, via San Ciro, via Caccioppoli, corso Umberto I, piazza Marconi e via Santa Sofia.

Il culto dei due martiri è molto sentito nella città equana, dove in occasione dei festeggiamenti si distribuisce l’olio di San Ciro con cui ungere gli ammalati, a ricordo ed in fede delle attività taumaturgiche del Santo che già in vita era celebrato per la sua azione umanitaria, legata alla professione medica, in favore dei più umili e derelitti. I santi Ciro e Giovanni si celebrano sempre insieme, anche se, forse in virtù delle doti di guaritore attribuite a San Ciro, quest’ultimo è più popolare di San Giovanni. «Sino al 1400 – si legge in uno studio dello storico Salvatore Ferraro – non abbiamo notizie sulla diffusione del nome di San Ciro o sul culto del Santo a Vico Equense, segno che non si era ancora imposto fortemente e radicalmente nel tessuto cittadino. Nel 1486 il notaio vicano Regnabile Palescandolo indicava una piccola cappella, patronato di alcune famiglie vicane, dedicata ai Santi Ciro e Giovanni e situata al di fuori delle mura cittadine; il Vescovo Tolomeo Pentangelo agli inizi del 1500 li definiva “patroni e protettori della Città di Vico Equense. Fino al 1600 non si conservavano a Vico Equense reliquie dei due Santi, le quali, certamente per volere del Padre Gesuita San Francesco da Geronimo, furono donate alla nostra città il 5 maggio 1686 al tempo del Vescovo Giovan Battista Repucci».

Le reliquie autentiche dei due Santi sono ora collocate parte in un cassettino con vetro sotto la statua d’argento di San Ciro, una pregevole opera di autore ignoto del XVII secolo, parte in un reliquario d’argento: entrambe sono mostrate alla venerazione dei fedeli il 31 gennaio di ogni anno e portate in processione per le principali vie della Città, che da oltre quattro secoli le venera.
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