Pietà de' Turchini, alla chiesa dei Servi di Maria di Sorrento arriva il Requiem op. 48 di Fauré

L'evento sarà una anteprima della II edizione del progetto «Soave sia il vento Così… se fan tutti».

Pietà de' Turchini, alla chiesa dei Servi di Maria di Sorrento arriva il Requiem op. 48 di Fauré
Pietà de' Turchini, alla chiesa dei Servi di Maria di Sorrento arriva il Requiem op. 48 di Fauré
Martedì 19 Marzo 2024, 18:30 - Ultimo agg. 22 Marzo, 11:35
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Domenica 24 marzo ore 18.30 presso la Chiesa dei Servi di Maria, a Sorrento, è prevista un’anteprima della II edizione del progetto «Soave sia il vento Così… se fan tutti». La Fondazione Pietà de’ Turchini, insieme alla Venerabile Congregazione dei Servi di Maria, al Comune di Sorrento, in collaborazione con I.S. «Francesco Grandi», presenta il Requiem op. 48 per soli, coro, organo e orchestra di Gabriel Fauré, celebre musicista francese, organista e compositore di musica sacra. L’evento previsto per la Domenica delle Palme, presenta il tema della morte in correlazione con le celebrazioni pasquali.

Nato dal bisogno personale e privato dell’autore di mettere in musica i sentimenti legati al lutto, dopo la perdita dei genitori, il brano rappresenta il trapasso non come una transizione dolorosa ma come una felice liberazione. Gli interpreti musicali, per la parte canora, saranno il soprano Maria Ercolano, il baritono Antimo Dell’Omo e il Coro Estro Armonico diretto da Eleonora Laurito; per la parte strumentale, Piero Massa alla viola, Luca Signorini al violoncello, Marianna Meroni all’organo e con l’Orchestra del Real Collegio. La direzione è di Antonio Maione.

Il progetto coniuga eccellenze della Penisola Sorrentina con quelle di altri territori, per arricchire l’offerta culturale e creare nuove opportunità. Fauré iniziò a comporre il Requiem nel 1885, in occasione della morte del padre, a cui seguì poco dopo quella della madre. Fauré immaginava questo momento come “un’aspirazione alla felicità”: così lui stesso scrive commentando il suo Requiem. Le atmosfere musicali sono di pace e composta malinconia; non vi si incontra il terrore del nulla, come ad esempio nei tragici Requiem di Mozart e di Verdi, ma al contrario si percepisce la speranza cristiana nella pace e nella vita eterna. Inoltre, il Requiem di Fauré è molto diverso dalle composizioni romantiche dello stesso genere, innanzitutto per il suo carattere intimo, riservato e molto “francese”.

La prima versione del Requiem fu eseguita nel 1888 alla Chiesa della Madeleine di Parigi, dove Fauré era maestro di cappella e organista. Successivamente l’autore ne elaborò altre versioni, ampliandone la strumentazione e aggiungendo lo splendido Pie Jesu, che sostituisce il Benedictus e che è forse la pagina più incantevole dell’intero brano. La versione più famosa è l’ultima, del 1900 che Fauré scrisse per grande orchestra. Quella che verrà eseguita domenica 24 marzo è invece del 1893. In questa occasione, inoltre, il Requiem verrà preceduto da alcuni brevi brani, che predisporranno l’ascoltatore al giusto spirito di meditazione e di riflessione.

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Il primo sarà il Victimae Paschali, la sequenza gregoriana dell’XI secolo che viene tradizionalmente cantata nel periodo di Pasqua: a seguire O sacrum convivium di Luigi Molfino e Notre Père di Maurice Duruflé. Chiuderà la prima parte del concerto un altro gioiello della musica sacra francese, il delizioso Tantum ergo Op. 55, dello stesso Fauré.

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