«Tracce contemporanee», la musica viaggia a Napoli

Un percorso lungo 5 giorni: dialoghi musicali e concerti. A raccontarci “il migrante”: musicisti, narratori ed artisti

Mario Lucio
Mario Lucio
Giovedì 14 Dicembre 2023, 20:11
5 Minuti di Lettura

Dialoghi in musica, duetti a suon di note, concerti. La rassegna musicale Tracce Contemporanee – La musica che viaggia, dal 18 al 23 dicembre, è di scena in siti storici dei quartieri della Napoli “viscerale”. La voce della contaminazione e del viaggio è creata ed interpretata da artisti di peso culturale internazionale che del “migrare” ne hanno identificato il valore umano ed artistico e lo hanno espresso in musica.

La rassegna curata da La Bazzarra e da Dedalus con la direzione artistica di Gigi Di Luca si pone all’interno del progetto “Napoli Città della Musica” promosso e finanziato dal Comune di Napoli. Le tracce contemporanee che scaturiscono dal riconoscersi, mischiarsi e rispettarsi di popoli che si incrociano, si sviluppano su due binari. Uno è quello del dialogo musicale, una costruzione fatta di sonorità, lingue e culture diverse; l’altro è il concerto, inteso nella maniera più classica.

Cinque giornate quindi, di cui seguire le tracce (18, 20, 21, 22 e 23 dicembre) portati per mano da artisti come Mario Lucio che per l’occasione ospita Marco Zurzolo, così come Ashti Abdo ospita Marzouk Mejri, e poi Gabriele Coen e Ziad Trabelsi.

Per la sezione concerti sono attesi il duo Elina Duni & Rob Luft; Moni Ovadia & Giovanni Seneca, l’orchestra multietnica La Répétition che conclude la rassegna.

L’accento è posto sul migrare in senso lato, sulla crescita culturale ed economica di un popolo e di un territorio, attraverso le modalità ancestrali dell’andare e del tornare, dell’incrociarsi e del fondersi, comunque mantenendo la propria individualità.

«Tracce contemporanee è un percorso musicale che in coerenza con il progetto ‘Napoli città della Musica’ – dichiara Ferdinando Tozzi, Delegato del Sindaco di Napoli per industria musicale e dell’audiovisivo - valorizza Napoli attraverso la musica, appunto, che come da tradizione è anche contaminazione». Non si tratta solo di musica, ma anche di laboratori musicali curati da Dedalus e dal Centro Interculturale Officine Gomitoli, dedicati ai giovani delle comunità straniere presenti sul territorio che si concluderanno con la performance/ festa finale del 23 dicembre.

«La Dedalus da anni porta avanti dei percorsi di integrazione e autonomia delle comunità straniere - spiega Elena de Filippo, Presidente Dedalus cooperativa sociale - con il lavoro del centro interculturale Gomitoli ci rivolgiamo in particolare ai giovani, migranti e non. L’opportunità del bando ‘Città della Musica’ ci è sembrata da subito una buona occasione per diffondere con maggiore forza la cultura dell’integrazione e del valore della contaminazione», la direzione artistica porta la firma riconoscibilissima di Gigi Di Luca, già ideatore e direttore del Festival Ethnos. «Capoverde, Albania, Maghreb, Kurdistan, Africa e in senso più ampio il Mediterraneo, sono le principali vie in cui la musica ha viaggiato fino a Napoli portando con sé storie e uomini - racconta Di Luca – ‘Tracce Contemporanee’ incontra artisti che sono espressione di queste culture e degli incroci nati dalla musica che viaggia, occasione per sentirsi parte di una comunità ampia e sensibile dove le differenze sono un valore umano da preservare».

Si parte il 18 dicembre, data non casuale visto che è la Giornata Internazionale dei diritti per i migranti, istituita 23 anni fa dalle Nazioni Unite. Alle 19.00 al Teatro Nuovo nel cuore dei Quartieri Spagnoli il focus è sulla “Musica dei Migranti”, un simposio che prevede ospiti come Mario Lucio, musicista di Capoverde ed ex Ministro della Cultura dell’isola africana, lo stesso Gigi Di Luca e rappresentanti delle istituzioni, oltre ad altri artisti. Sarà proprio Mario Lucio ad aprire la sezione dialoghi (alle 21.00) ospitando, per un incontro musicale, interculturale, inedito, Marco Zurzolo. Lucio arriva a Napoli dopo varie tappe internazionali. E’ autore e compositore oltre che interprete. La sua musica ha sonorità sensuali e vulcaniche. Il 20 dicembre stessa location (Teatro Nuovo) ma si cambia paese e racconto, si passa al timbro etnojazz di Elina Duni cantante nata a Tirana e cresciuta in Svizzera, è una delle voci più intense e moderne ed è accompagnata alla chitarra da Rob Luft. Il duo si muove con abilità tra le vibrazioni tipiche della tradizione albanese e kosovara. Il viaggio continua il 21 dicembre con il recital “Rotte Mediterranee”.

Moni Ovadia & Giovanni Seneca si immergono in parole e musica attraversando tradizioni, lingue e dialetti vari. Si parte dall’Italia per toccare le sponde di Spagna, Nord Africa, Grecia e Balcani. In scena si presentano in quintetto: i due artisti sono accompagnati da Anissa Gouizi (voce), Gabriele Pesaresi (contrabbasso), Francesco Savoretti (percussioni mediterranee). Le tracce non si perdono, il 22 dicembre nella Chiesa di Santa Maria Donna Albina, uno sei santuari più ricchi di opere d’arte della città, alle 21.00 per “Dialoghi musicali” la costruzione multiculturale continua, con un doppio concerto: Ashti Abdo, cantante, musicista polistrumentista e compositore curdo nato ad Aleppo ospita il tunisino Marzouk Mejri, i due intavoleranno una particolare conversazione musicale. Alle 22.00 c’è l’intenso scambio che nasce da Gabriele Coen e Ziad Trabelsi, un dialogo per la pace per i due musicisti appartenenti a due tradizioni fortemente connotate e diverse: quella ebraica e quella musulmana. Coen, artista raffinato che da anni elabora composizioni contaminate di jazz e musica etnica; Ziad Trabelsi, figlio d'arte, è tunisino ed è autore e anima dell’Orchestra di Piazza Vittorio.

Tracce Contemporanee si chiude il 23 dicembre nel Cortile dell'ex Ospedale della Pace. Il dialogo scende dal palcoscenico e si muove tra la gente. Alle 19.30 la performance dei ragazzi del laboratorio “Contaminazioni Musicali” a cura di Peppe Fontanella. Poi alle 21.00 l’orchestra multietnica La Répétition, composta da musicisti italiani e immigrati che con strumenti e danzatori di varie località del mondo esprimeranno quel suono meticcio che ben rappresenta il viaggio della musica e la musica che viaggia. L’iniziativa è promossa e finanziata dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Napoli Città della Musica”. Concerti a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su Eventbrite.

Info: info@labazzarra.com 3287232399 

© RIPRODUZIONE RISERVATA