Prenderà il via giovedì 8 dicembre alle 21, al Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli, Apriamo le Porte al Natale, un programma interamente dedicato alle imminenti festività, che si snoderà attraverso parole, musica, tradizioni, suggestioni e ritualità, fatte di storie, di persone, di momenti belli e unici da condividere.
Due gli appuntamenti in scena per la prima settimana di programmazione, che vedrà Laura Pagliara, Andrea De Rosa, Marco Palumbo e Peppe Papa protagonisti, giovedì 8 dicembre, della Tombola dei Fantasmi, per svelare l’atmosfera magica del teatro di Piazza San Domenico Maggiore, con parole e musica dell’antica tradizione partenopea insieme a un buffet di dolci natalizi.
Presi per mano da una compagnia di guitti d’altri tempi, si compie un viaggio immaginario tra ombre, storie e leggende perse nella nebbia del passato: la storia del Munaciello, di Cola Pesce, della Bella Imbriana, di Re Nasone, la leggenda dell’Uccello Grifone, delle Gazze della Pignasecca e la storia di Maria D’Avalos.
E sulle note di Ciaola, Passione, La Carmagnola, Serpe a Carulina, Fenesta Vascia le storie segneranno il passo di questo viaggio nella memoria, in cui i personaggi di questo spettacolo hanno un’eternità da raccontare.
Il Natale del Commissario Ricciardi approderà con tutte le sue suggestioni sul palcoscenico partenopeo, sabato 10 dicembre (repliche nei giorni 11, 17 e 18), in Per mano mia di Maurizio de Giovanni, con Paolo Cresta, nell’adattamento di Annamaria Russo e la regia di Paolo Cresta.
È Natale 1931, in una Napoli sferzata dal gelo.
A guidarlo, come sempre, l’ultimo pensiero delle vittime, e i cocci di una statuina del presepe, infranta come a voler raccontare il dolore che ha armato la mano dell’assassino.
Per mano mia, prima di essere un giallo è un affresco di una città che, allora come oggi, svela i suoi segreti e il suo spirito attraverso ritualità e tradizioni che affondano le proprie radici nella notte dei tempi
In una città che si stende davanti a lui “come un immenso Presepe”, il commissario Ricciardi si troverà costretto, ancora una volta, a farsi largo tra menzogne credibili, verità improbabili, lacrime di gioia, sorrisi disperati, vittime colpevoli e assassini innocenti.
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