Napucalisse, torna a teatro l'opera-manifesto di Mimmo Borrelli. Al teatro Bolivar (via Bartolomeo Caracciolo, 30), domenica 4 dicembre, alle ore 20, arriva il drammaturgo e attore partenopeo con “Napucalisse” da lui scritto e interpretato su musiche dal vivo di Antonio Della Ragione.
Lo spettacolo, costruito come un’oratoria, vede l’autore e attore “diventare” in scena il Vesuvio, un vulcano dormiente, che quando dorme accumula collera, violenza, indignazione, esplosione di morte e sogna nel pericolo costante ma è destinato periodicamente a svegliarsi.
Il Vesuvio, con la sua dualità, è l’emblema di Napoli. Vita e morte, giustizia e ingiustizia, coraggio e ignavia, camorra e onestà, omertà e denuncia, bene e male si muovono nell’uomo napoletano, innocente nell’inconsapevolezza di essere, di pulsare e amare, come vive e ribolle la propria terra. «Ho attinto dalla leggenda e da nozioni di geologia per raccontare quest’ambivalenza . spiega Borrelli - Il napoletano è stato creato a immagine e somiglianza del suo territorio senza memoria: il Vesuvio non può avere memoria, poiché ogni volta che si sveglia il suo respiro distrugge il bello che ha creato in sonno e dunque, disperato, torna a dormire per immaginarsi un mondo migliore.
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