Domattina giovedì 25 novembre alle ore 18 al MANN va in scena la performance di Lala Raščić " GORGO", a cura di Adriana Rispoli.
Le Gorgoni, figure della mitologia greca che impietrivano con lo sguardo chiunque le guardasse erano tre sorelle, di cui Medusa è probabilmente la più nota, e l'unica mortale.
Proprio la decapitazione e la successiva feticizzazione della testa di Medusa, divenuta emblema decorativo per scudi, armature, frontoni, piatti e camei, viene interpretata dall'artista come un violento atto di patriarcato.
Attingendo a formule del racconto popolare e del mito, come la resurrezione dopo l'iniziazione e l'armamento dell'eroe, GORGO si basa sulla premessa che il corpo smembrato di Medusa sia di nuovo integro, rinasca.
Nella performance Raščić incarna il carattere di GORGO e indossa un'armatura di rame che è allo stesso tempo uno strumento sonoro, fabbricata dall'unica ramaia donna in Bosnia, Nermina Beba Alić.
L'intero immaginario meta-linguistico legato a Medusa viene contemporaneizzato , fino a percepirla come un "cyborg in divenire", come una mitica guerriera. " GORGO regala al pubblico un'interpretazione nuova e multimediale del mito classico della Medusa.
L'evento è realizzato con il supporto del Ministero della Cultura e dei Media della Repubblica di Croazia, la Città di Zagabria e la Fondazione Kultura nova. Presentato da Zonarosa, Quartiere Intelligente e Dominoproject in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e con il coordinamento organizzativo di Michele Iodice.