Galleria Toledo di Napoli, in scena «Tom à la ferme» opera manifesto di lotta e denuncia per la comunità Lgbtqia+

Adattata e diretta dal napoletano Giuseppe Bucci, l'opera andrà in scena martedì 30 e mercoledì 31 gennaio

I due protagonisti dell'adattamento
I due protagonisti dell'adattamento
Martedì 30 Gennaio 2024, 10:20
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Per la prima volta a Napoli, alla Galleria Toledo ai Quartieri Spagnoli, «Tom à la ferme» del franco-canadese Michel Marc Bouchard. Uno dei testi più premiati, rappresentativi e rappresentati della drammaturgia contemporanea, adattato e diretto da Giuseppe Bucci, in scena martedì 30 e mercoledì 31 gennaio, alle 21. 

Lo spettacolo, che ha goduto di ulteriore notorietà nel 2013 quando il regista Xavier Dolan ne ha tratto un film, premiato a Venezia e diventato cult nella cinematografia «Queer», viene prodotto nella nuova versione da Laura Angiulli e il regista napoletano Giuseppe Bucci, che ha ricevuto i diritti personalmente dall'autore ed è anche già stato il primo a rappresentarlo a Roma, con grande successo, nel maggio 2023. 

Giuseppe Bucci firma la regia e l’adattamento, in scena: Salvatore Langella, Lorenzo Balducci, Marina Remi e Maria Lomurno.  

«Tom à la ferme», intenso e torbido, è un melò a fosche tinte che pone al centro del racconto  Tom, giovane «fashion copywriter» che si reca in campagna per partecipare al funerale di quello che era stato il suo grande amore, Guillaume. Qui rimane sconcertato nello scoprire che nessuno sa di lui e dell’omosessualità di Guillaume, ad eccezione del fratello di quest’ultimo, Francois, che gli impone violentemente il silenzio per non turbare la ignara madre distrutta dal dolore.

Le bugie regnano sovrane in questa fattoria desolata. Nessuno dei personaggi riesce ad affrontare il lutto. La brutalità di Francois suscita in Tom una strana attrazione sessuale nella sua forma più perversa e tossica. Eros e Thanatos si mescolano fino al drammatico finale. 

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«In questo momento storico - commenta Bucci - in cui chi ci governa continua a negare agli omosessuali la parità di diritti (dal matrimonio ai figli) e il pontefice, pur nel sembrar dare concessioni, non manca di sottolineare che siamo “peccatori”… mi pare sia ancora un tema di allarmante attualità e portarlo in scena è una necessità».

Giuseppe Bucci è noto per il suo percorso artistico che, attraverso spettacoli teatrali e cortometraggi, si concentra su tematiche vicine alla comunità lgbtqia+, affrontando e portando all'attenzione del pubblico, con stile e profondità, questioni spinose come il matrimonio, l'adozione, i figli, la religione, i rapporti familiari. Nel 2023 ha ricevuto, a riguardo, numerosi riconoscimenti.

Di grande richiamo il talentuoso cast. Il protagonista, Tom, il giovane «fashion copywriter» colpito dalla improvvisa perdita del suo ragazzo, è interpretato da Salvatore Langella di recente visto al cinema ne «La caccia» di Marco Bocci e soprattutto nella travolgente tournée «Skianto», in cui divideva la scena con Filippo Timi.
Con Bucci aveva già portato in scena l'elegantissimo «parlami, Orlando» da Virginia Woolf.
La sua prova è dolente e emozionante.

L'antagonista, il torvo e brutale Francois, ha invece il volto di Lorenzo Balducci. Notissimo ormai al grande pubblico per la sua verve comica (milioni di visualizzazioni per i suoi reels IG, continui sold out per sue "stand up" comedy dirette da Mariano Lamberti e presto nell'ultimo film di Paolo Virzì) sorprende tutti per la sua prova cruda e violenta .

Marina Remi è poi Agathe, la dura madre di Francois e del defunto Guillame. La Remi ha una lunga e prestigiosa carriera ed ha lavorato, tra gli altri, per Elio De Capitani e Pippo del Bono.
Completa il cast la giovanissima Maria Lomurno, punto di svolta del dramma. 

Lo spettacolo è una produzione/indie Bucci/Balducci/Langella con la collaborazione di «Gayce” e di «TeatroSegreto». Le musiche originali sono del maestro Pericle Odierna. Aiuto regia Anna Bocchino, organizzazione Filippo Stasi, foto e grafica Manuela Giusto.

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