Al Nuovo Teatro Sanità in scena «Il vino e suo figlio» di Enrico Bonavera

Al Nuovo Teatro Sanità in scena «Il vino e suo figlio» di Enrico Bonavera
Martedì 26 Aprile 2022, 12:38
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Sabato 30 aprile, alle ore 21.00, il maestro della commedia dell'arte   andrà in scena al Nuovo Teatro Sanità con lo spettacolo «Il vino e suo figlio» – liberamente tratto da «Il navigatore del Diluvio» di Mario Brelich. Protagonista assoluto dello spettacolo è, come da titolo, il vino con il suo valore mitico e sacro, la sua paradossale congiunzione tra basso corporeo e filosofia del palato e della vita.

Attraverso il racconto del figlio primogenito Sem, il monologo ripercorre le tappe misteriose della scoperta del vino da parte di Noè e del suo rapporto strettamente personale con Dio, un Javhè molto complice e umano.

Con lo sguardo del figlio, seguiamo la progressiva e comica evoluzione del vecchio Patriarca che va dall’entusiasmo del primo sorso, a una gioiosa ebbrezza, per vederlo, infine, grazie alle numerose libagioni, protagonista di una esaltata e danzante preghiera di ringraziamento verso l’Altissimo, per lo scampato pericolo del Diluvio. Figlio di un vecchio alpino, Bonavera trova lo spazio, in una sorta di intervallo comico, per raccontare la propria personale e prima esperienza alcolica.

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«Quando un giovane diventa uomo? Nella nostra società - spiega Bonavera- sono ormai assenti i riti di trasformazione dall’adolescenza all’età adulta, quelli che venivano chiamati riti di iniziazione; ma il primo bicchiere di vino è ancora oggi testimonianza di una prova di passaggio: il fanciullo passa progressivamente dal latte materno, all’acqua, alla bevanda dei grandi». Enrico Bonavera è attualmente protagonista dell’«Arlecchino del servitore di due padroni» del Piccolo Teatro di Milano, spettacolo con cui ha girato praticamente tutto il mondo negli ultimi. Oltre al virtuosismo nella recitazione con le maschere della commedia dell’arte, Bonavera ha studiato le tecniche di narrazione popolare, sviluppando doti di affabulatore che ha saputo sapientemente coniugare con quelle di mimo.

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