"L'ultima domanda" di Pino Carbone: come si può azzerare il processo di consumo di tutto l’universo?

"L'ultima domanda" di Pino Carbone: come si può azzerare il processo di consumo di tutto l’universo?
di Alessandra Farro
Lunedì 6 Giugno 2022, 13:20
2 Minuti di Lettura

Ieri ultima replica per “L’ultima Domanda”, spettacolo tratto da un racconto di Isaac Asimov, a cura di Pino carbone con Riccardo Marotta, Simone Miglietta, Alfonso D’Auria e Manuel Di Martino, in scena, con grande successo, al museo di Pietrarsa dal 26 al 31 maggio e dal 1 al 5 giugno, per il progetto “Racconti per Ricominciare”, il festival diffuso di percorsi teatrali itineranti, messi in scena al tramonto e ambientati negli spazi all’aperto di nsiti del patrimonio culturale campano, in special modo nell’area che, stretta tra il Vesuvio e il mare, fu residenza estiva dei re di Napoli, i Borbone, nel periodo che va dal 1734 al 1861.

Lo spettacolo si compone di quattro racconti, apparentemente slegati tra loro, eppure capaci di accordarsi creando una sola storia, in un gioco costante che si relaziona allo spazio e al tempo: strumenti prima d’avanguardia, oggi ricordati con un sorriso nostalgico, nient’altro che mezzi obsoleti e vintage.

Quattro racconti, quattro le storie, una sola domanda: come si può azzerare il processo di consumo di tutto l’universo?

«Perché Asimov?», spiega Carbone. «Perché dal computer che rimpicciolisce fino a diventare uno smartphone, al consumo delle risorse naturali, fino al senso di isolamento di ogni singolo individuo, leggere Asimov oggi è come leggere un quotidiano o guardare un telegiornale. L’ultima domanda è un’opera che sta al confine tra quello che reputiamo possibile, e quello che riteniamo impossibile. Un viaggio che parte dalla fantasia visionaria, nel momento in cui è stato scritto nel 1956, ed arriva fino alla realtà, realizzandosi davanti ai nostri occhi, smettendo di essere fantascienza per diventare teatro, per diventare presente».

Qui il trailer.

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