Ecco il Baskin: abili e disabili
uniti in nome dello sport

Ecco il Baskin: abili e disabili uniti in nome dello sport
di Stefano Prestisimone
Domenica 16 Dicembre 2018, 15:19
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Si chiama ‘Baskin’ e mette assieme basket e inclusione per accomunare atleti abili e disabili in nome dello sport. Una nuova disciplina che azzera le differenze, con un concetto democratico e virtuoso. Il progetto pedagogico promosso dall’Asd Napoli Baskin di Vittorio Scotto di Carlo, Stefano Argento e Mauro Rotunno è stato presentato nella palestra dei Salesiani in via Don Bosco 8 alla presenza della squadra del Napoli Basket di serie B come testimonial, con il coach Lulli che ha creato un allenamento mettendo assieme i suoi atleti e i giovani aspiranti giocatori. Il Baskin oggi è praticato in molte regioni italiane e si sta espandendo in diversi paesi d’Europa, riscuotendo sempre più adesioni e consensi. Con vere e proprie competizioni, come la prima coppa europea a squadre vinta da una squadra senese. “Crediamo che la partecipazione democratica, produrrà un cambiamento nella nostra città perché il Baskin risponde ai sogni dei nostri ragazzi, delle famiglie, dei gruppi, delle associazioni, delle scuole. La partecipazione e la diffusione del progetto sono un valido incoraggiamento a quanti sono impegnati in questo lavoro di grande valore sociale e umano”, sottolinea Scotto di Carlo. Inoltre, con il protocollo del Miur il Baskin è stato riconosciuto parte integrante del progetto d’inclusione scolastica, che vede coinvolti alunni normodotati e diversamente abili, senza distinzione di razza e genere. Il principale obiettivo del progetto è giocare in una competizione sportiva vera e propria e veder nascere, entro la fine del 2019, numerose squadre da iscrivere ai rispettivi campionati. Presenta anche una rappresentanza dei Charlatans, l'associazione sportiva dilettantistica ideatrice del progetto “Un canestro per amico” e da sempre vicina ai  temi sociali. 
 
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