Il piano per il contenimento dei daini all'interno del Parco nazionale del Circeo entra nel vivo. «Il dovere istituzionale dell'Ente Parco è quello di tutelare la biodiversità e le specie autoctone. dichiara il presidente dell'Ente Parco, Giuseppe Marzano - La popolazione di daino attualmente presente è destinata a un'espansione del suo areale con conseguenze distruttive ed irreparabili non solo per la biodiversità, ma anche su aspetti della sicurezza stradale e danni economici relativi alle colture agricole e serricole».
Il piano nel 2017 è stato approvato dal ministero che invitava ad operare con massima efficacia.
«Ma non chiamateli cacciatori».
«Il primo passo sarà lo screening sanitario su un campione significativo di esemplari» chiarisce il presidente Marzano. In tutti 117 daini abbattuti o nel frattempo uccisi in incidenti verranno inviati all'Isitututo Zooprofilattico per scongiurare la presenza di malattie trasmissibili, in misura di una decina alla settimana. Quindi nel giro di tre mesi si arriverà al vero e proprio avvio del piano di abbattimenti o di trasferimenti laddove arriveranno richieste. «Parliamo di circa cinquecento esemplari l'anno» spiega Daniele Paoloni, responsabile delle operazioni per coto dell'Istituto Oikos che ha il coordinamento scientifico-operativo dell'intera operazione. Secondo i tencici questa è l'unica strada percorribile. Un piano per sterilizzare con vaccino gli esemplari femmina presenti nel parco appare impraticabile.
«Un piano doloroso, perché qui nessuno si diverte ad uccidere degli animali, ma soprattutto un piano necessario perché vogliamo tutelare e difendere un habitat straordinario e unico come quello del parco nazionale del Circeo» ribadisce il presidente Marzano tornando ad invitare le associazioni e le aziende agricole-venatorie che hanno i requisiti a farsi avanti per adottare i daini salvando dall'abbattimento. Ma intanto nel nord Italia da decenni nessuno si scandalizza se al ristorante trova carne di cervo: esemplari anche quelli abbattuti nell'ambito di piani di contenimento degli ungulati.
V.B.
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