Incendio al porto del Circeo, tre yacht in fiamme sul molo 1: diversi milioni di danni, ipotesi del dolo

Il rogo partito da un 20 metri ancorato al molo 1: poi ha coinvolto altre due barche

San Felice Circeo, incendio al porto turistico: a fuoco tre yacht, rogo divampato sul molo 1
San Felice Circeo, incendio al porto turistico: a fuoco tre yacht, rogo divampato sul molo 1
di Stefano Cortelletti e Fabrizio Scarfò
Sabato 10 Febbraio 2024, 21:50 - Ultimo agg. 11 Febbraio, 16:33
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L’allarme è partito poco dopo le 20 di ieri sera. La telefonata al 112 parlava di un grande yacht in fiamme, ormeggiato al molo numero uno, quello delle imbarcazioni più voluminose e quindi di maggiore valore. Le fiamme erano già altissime, nonostante la forte pioggia che stava imperversando a quell’ora su tutta la costa laziale. Il rogo in poco tempo ha attinto ad altre due imbarcazioni vicine, che hanno iniziato a bruciare in maniera veloce e incontrollata. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco da vari distaccamenti che hanno iniziato le operazioni di spegnimento. Presenti anche sei agenti della polizia locale di San Felice Circeo e i carabinieri della stazione. Momenti di apprensione sono stati vissuti quando uno yacht, il terzo a essere attinto dalle fiamme, ha rotto gli ormeggi e ha iniziato a prendere il largo. La corrente ha poi spinto il natante verso l’ingresso del porto turistico, fortunatamente lontano da altre imbarcazioni. Intorno alle 22.30 le fiamme sugli altri due yacht erano state spente, mentre per la terza imbarcazione il rogo si è estinto nella tarda serata. 

 

Incendio al porto del Circeo, le indagini

Le indagini per cercare di risalire alle cause di quell’insolito incendio sono appena iniziate e continueranno anche nella giornata di oggi.

Una prima ipotesi parlava di corto circuito sul primo yacht, ma un vigile del fuoco avrebbe avanzato l’ipotesi che il rogo potrebbe essere partito da una corda che teneva ormeggiato il natante. Non è al momento escluso anche l’ipotesi del dolo, ma non ci sono elementi che possano confermare tale tesi. Di certo al momento c’è solo che tre imbarcazioni risultano distrutte. Secondo quanto riferiscono dalle forze dell’ordine, non sarebbero stati individuati ieri sera i proprietari dei tre natanti per avvertirli di quanto accaduto. La riservatezza della Cooperativa Ormeggiatori, che gestisce il porto turistico di San felice Circeo, è granitica per garantire la privacy di coloro che hanno scelto di affidare le proprie imbarcazioni a loro.

Il porto di San Felice Circeo

Il porto di San Felice Circeo è relativamente piccolo, ma molto prestigioso essendo una località turistica blasonata, scelta soprattutto dai romani che qui trovano relax, bel mare, buona cucina e soprattutto riservatezza. Il porto del Circeo è costituito da un molo di sopraflutto a scogliera lungo 580 metri e da un molo di sottoflutto lungo 215 metri banchinato ed in parte disponibile per l’ormeggio da diporto. Vi sono inoltre una serie di pontili (fissi e galleggianti) utilizzati per l’ormeggio da diporto gestiti dalla Cooperativa Circeo 1°. La lunghezza massima dei natanti che possono essere ospitati e di 24 metri. Il porto e ben ridossato dai venti del I, III e IV quadrante, fare attenzione nell’entrata in porto con mare formato da venti provenienti da sud e da sud-est. «Nonostante le difficoltà restiamo però concentrati sul nostro lavoro facendo di tutto per offrire ai nostri clienti, nonché fruitori ed utenti dell’intero territorio del Circeo - si legge sul sito della cooperativa - un servizio che possa quantomeno alleviare la mancanza di quelle infrastrutture alla nautica da diporto, nel contesto della struttura portuale, che nonostante i nostri sforzi e la nostra manifesta volontà di realizzarle a nostre spese ad oggi le scelte della politica negli anni ci hanno impedito di realizzare o completare».

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