Covid: dal volley al minibasket, corsi sospesi per i bambini

Covid: dal volley al minibasket, corsi sospesi per i bambini
di Stefano Prestisimone
Martedì 13 Aprile 2021, 00:00 - Ultimo agg. 17:06
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«Settembre 2021 sarà come un anno zero, come una ripartenza post bellica. So che è dura da accettare, ma purtroppo è così. Sarà tutto azzerato e bisognerà ricostruire da capo». Così il presidente della Federbasket Campania, Antonio Caliendo, analizza la situazione dello sport dei canestri, in particolare del minibasket, il settore devastato dalla pandemia. Ma è un discorso che può essere allargato a gran parte delle discipline. Sarà per molti un nuovo inizio. Alla ripresa di una possibile attività nelle palestre, c’è un reale rischio di un calo importante delle presenze dei bambini. «Il minibasket è fermo da marzo 2020, quindi siamo a 13 mesi di stop», continua Caliendo. Soprattutto tra gli incerti si temono defezioni e la platea rischia di ridursi pesantemente dopo un anno di videogame sul divano.


«Ci sono state parecchie migrazioni verso gli sport che non sono di contatto, perché i genitori per ovvi motivi di rischi ridotti, hanno preferito cambiare disciplina. Tra l’altro tutto ciò si innesta su problemi atavici di impianti che avevamo – conclude Caliendo – come la riduzione delle palestre scolastiche della Città Metropolitana a disposizione delle associazioni per motivi di agibilità. Il Covid è stato un ulteriore freno e ora, come dicevo, dobbiamo solo rimboccarci le maniche». Dal presidente del comitato campano al patron del Napoli Basket, Federico Grassi, che dopo il trionfo in Coppa Italia vuol tornare ai massimi livelli italiani. «Sono un fautore dei vivai e puntiamo molto anche sul minibasket per creare i campioncini di domani.

Proprio i più piccoli sono stati i più danneggiati, avevamo tanti bambini nei nostri centri nel marzo 2020 quando ci siamo dovuti fermare. Ma faremo un gran lavoro per recuperarli».

Anche la pallavolo ne ha risentito: «Siamo ripartiti a marzo con campionati senior e giovanili ma abbiamo combattuto e ancora lo facciamo su vari fronti – sottolinea il presidente della Federvolley campana Guido Pasciari -. Le palestre scolastiche sono la casa del nostro sport di base all’85%. Abbiamo avuto dei no per la ripresa delle attività sportive. Ma con la ripresa dei campionati tra mille difficoltà comunque stiamo dando un segnale di speranza per la prossima stagione. Chi ha risentito di più è la fascia dai 5 ai 12 anni che è il nostro fulcro. La paura che la data di settembre 2021 si possa rivelare un anno zero c’è, ma la dobbiamo esorcizzare ricominciando a reclutare i nostri bambini nelle scuole elementari e medie». Nuoto, pallanuoto e canottaggio anche flagellati dal virus. «L’attività di base l’abbiamo dovuta sospendere ad ottobre, dal quel momento solo gli agonisti hanno potuto proseguire e ovviamente abbiamo perso tutti i bambini delle leve di nuoto e anche gli adulti amatoriali - spiega il presidente della Circolo Canottieri, Achille Ventura -. A settembre era ripartito tutto ma dopo un mese nuova chiusura. Ora per la ripartenza vado controcorrente e dico che c’è talmente tanta voglia di ricominciare che mi aspetto un rimbalzo positivo».

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Le scuole tennis hanno funzionato fino alla zona arancione, mentre l’agonistica è in pienissima attività anche con i bimbi dei tornei Kinder del Tennis Trophy con 8 tappe in Campania. E anche l’atletica in Campania è in controtendenza: «Il nostro sport ha avuto un contraccolpo positivo – rivela Carlo Cantales, consigliere nazionale federale -. I motivi sono semplici, perché è all’aperto ed è individuale. Con protocolli rigidissimi ma siamo sempre stati in attività, fino all’inizio della zona rossa, ovvero ad inizio marzo. Perché ora solo gli atleti dell’agonistica stanno proseguendo. Ma posso dirvi che prima dello stop avevamo quadruplicato i giovanissimi, con tanti bambini che sono passati da basket all’atletica, da 10 bimbi ce ne siamo ritrovati in pochi giorni 62».
 

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