Napoli, tempi lunghi per la Galleria Vittoria: «In via Partenope serve il doppio senso»

Napoli, tempi lunghi per la Galleria Vittoria: «In via Partenope serve il doppio senso»
Domenica 24 Gennaio 2021, 00:00 - Ultimo agg. 13:33
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La Galleria Vittoria è chiusa da quattro mesi e resterà vietata al traffico ancora a lungo perché la Procura non intende cancellare il sequestro finché i pericoli non verranno rimossi. Per eliminare completamente il pericolo sarebbe necessario un intervento drastico di demolizione e ricostruzione dell’attuale copertura della volta: al consulente del Gip non è piaciuto il progetto di eliminazione temporanea del pericolo in attesa di altri, profondi, interventi. Insomma, per farla breve, sarebbe necessario il rifacimento totale della galleria che, come abbiamo scritto ieri, potrebbe durare un anno e mezzo. Sui tempi della riapertura ieri è intervenuto palazzo San Giacomo con una nota a firma degli assessori Clemente e Gaudini i quali spiegano di ritenere «prive di fondamento le notizie che prevedono un anno e mezzo per i lavori di messa in sicurezza della Galleria Vittoria», e immediatamente chiariscono che i tempi saranno... No, non sono in grado di spiegare per quanto tempo resterà chiuso il tunnel.

Domani riaprono le scuole medie, subito dopo verrà il momento delle superiori. Chi s’intende di traffico prevede paralisi attorno alla gimcana creata per ovviare alla chiusura della galleria Vittoria. Il Comune, spiega l’assessore al traffico Marco Gaudini, non ha, allo stato attuale, un progetto alternativo da proporre per ovviare alla prevista paralisi. Anzi, a dire la verità un piano ci sarebbe, è lo “scenario numero 4” del piano che attualmente è in vigore con la deviazione del traffico sul lungomare. Si tratta di uno studio predisposto nel 2015 e oggi attuato per la prima volta: la porzione finale di quello studio realizzato proprio per il Comune di Napoli da tecnici ed esperti (e condiviso con tutti, protezione civile in testa), suggerisce in caso di difficoltà ingestibili, anche la riapertura al traffico di piazza del Plebiscito. Questa ipotesi, però, non piace all’assessore che non sembra intenzionato a percorrerla ed è in attesa di altre proposte.

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Il presidente della commissione comunale trasporti e viabilità, Nino Simeone, una proposta l’ha lanciata proprio ieri: «Non è possibile stare fermi a guardare mentre la questione traffico sta per diventare ingestibile - ha tuonato dal suo studio di via Verdi - se l’Amministrazione non ha idee io posso offrigliene una: la riapertura a doppio senso di via Partenope». Secondo l’ipotesi del presidente Simeone, il traffico, anche quello proveniente da via Acton, potrebbe essere interamente deviato sull’ex lungomare liberato per ritrovare la circolazione automobilistica che c’era prima della pedonalizzazione della strada, in modo da trascinare il previsto fiume di auto direttamente verso via Caracciolo e consentire un rapido deflusso senza generare ingorghi: «Ovviamente ci sarebbero particolari da tenere a mente: non basterà una corsia in direzione est e un’altra in senso opposto, sarebbe anche necessario prevedere una corsia riservata ai mezzi di soccorso che non devono restare bloccati nel traffico». Però attualmente una parte della sede stradale è occupata dai gazebo dei ristoranti e l’idea di far arretrare quelle strutture non piace all’Amministrazione. «Io non so quale sia la soluzione migliore - spiega con vigore Simeone - so solo che in questo momento il sindaco e la giunta hanno il dovere di prendere provvedimenti immediati. Se non lo faranno dimostreranno ancora una volta la loro incompetenza».

Ovviamente la galleria continua ad essere deserta perché nessun operaio può accedere in quel luogo che è posto sotto sequestro (gli unici ammessi sono gli addetti di Abc e di Enel che vanno verso l’impianto di sollevamento e la cabina elettrica). Però la struttura tecnica di palazzo San Giacomo è costantemente al lavoro per provare a modificare il progetto bocciato dalla Procura e inserire correttivi che potrebbero consentire una riapertura al traffico anche in costanza di “lavori in corso”. È stata perfino rispolverata l’ipotesi di costruire una gabbia di tubi innocenti lungo tutto il percorso automobilistico della galleria per consentire il transito delle auto in sicurezza. Quest’ultima ipotesi, però, venne già bocciata in fase iniziale per via degli alti costi di fitto dei pali di ferro e anche perché non permette di avere certezze sulla totale sicurezza delle auto in transito. 

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