Napoli, a San Gregorio Armeno è già caos: «Il piano va subito modificato»

Senso unico pedonale dal 25 novembre, i pastorai: «Non è sufficiente, intervenga il Comune»

Folla a San Gregorio Armeno
Folla a San Gregorio Armeno
di Gennaro Di Biase
Lunedì 20 Novembre 2023, 00:00 - Ultimo agg. 21 Novembre, 06:49
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Tra festa e caos: è già Natale a San Gregorio Armeno, anche se abbiamo appena superato la metà di novembre. La zona dei pastorai è stata presa d’assalto dai visitatori ieri, nel penultimo weekend di novembre, con una settimana d’anticipo rispetto al piano traffico varato dal Comune. «Non si poteva camminare», sottolineano i commercianti della zona. I disagi non sono mancati, all’alba delle festività invernali 2023. Le attività di San Biagio dei Librai e l’Associazione delle Botteghe della stradina dei presepi chiedono «più controlli, anche per arginare il fenomeno degli ambulanti abusivi che vendono borse contraffatte». C’è poi attesa per il dispositivo che entrerà in vigore la settimana prossima: gli esercenti hanno chiesto l’istituzione di un «senso unico alternato a San Gregorio: un weekend a scendere e uno a salire, così da non penalizzare le botteghe nella parte bassa della strada». Sul tema interviene l’assessore alla Sicurezza Antonio De Iesu. 

San Gregorio Armeno è un pacco di riso sottovuoto. Migliaia di corpi imbottigliati in una folla ininterrotta, un fiume di pedoni che scorre da piazza San Gaetano fino quasi a Largo Nilo (compresa, dunque, San Biagio dei Librai, che scoppia di turisti). In pratica, non ci si muove. Ritmi di percorrenza da un metro al minuto. «Consiglierei a chi viene nella stradina dei presepi di deviare lungo via Maffei e di arrivare qui a scaglioni - spiega Marco Ferrigno, maestro del presepe - Bisognerebbe contingentare gli ingressi per le festività alle porte. Ieri è stata una giornata impressionante dal punto di vista delle presenze: non riuscivo neppure a uscire dal negozio. Tanta folla, però, è negativa anche per le vendite: i passanti non riescono nemmeno a entrare nelle botteghe. Serve un piano anti-affollamento, o non si camminerà. Manca ancora un mese al Natale e bisogna prendere contromisure rapide. Va detto però che con il comandante Gaetano Frattini della polizia municipale la questione della sicurezza in zona è migliorata. Gli agenti forniscono anche informazioni ai turisti, e questo è essenziale». 
 

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L’Associazione della Botteghe di San Gregorio, che nelle scorse settimane aveva accolto con favore le decisioni del tribunale sul caso Scaturchio e le iniziative dell’amministrazione, che ha vincolato la strada «all’attività presepiale», ha chiesto al Comune di modificare il dispositivo di traffico che partirà il prossimo fine settimana: «Siamo pieni di gente: non si cammina, migliaia di pedoni. L’entrata in vigore del dispositivo è prevista a partire dal prossimo weekend, abbiamo chiesto di allungarla fino all’Epifania. Negli anni scorsi c’era stata l’istituzione di un senso unico a salire, a San Gregorio. Nelle riunioni dei giorni scorsi abbiamo chiesto all’amministrazione un senso unico alternato, quest’anno: un weekend a salire e uno a scendere. Tanti pastorai si sentivano penalizzati, infatti, specialmente quelli all’inizio della strada, che vendevano meno. La decisione in merito non ci è ancora stata comunicata. Per questo weekend sarebbe stato utile anticipare il piano traffico, visto l’alto flusso. L’assessore Teresa Armato ha comunque messo a disposizione i tutor turistici, e le siamo grati.

Qualche vigile in più non guasterebbe. Altro problema riguarda le bancarelle degli ambulanti abusivi. Stiamo portando avanti un progetto per integrare gli ambulanti autorizzati all’interno della nostra Associazione. I tappeti a terra con le borse false e altri oggetti, incompatibili con il Natale e con una strada vincolata alla sola arte presepiale come San Gregorio, sono molto diffusi. Questo fenomeno andrebbe mitigato». Si rischia un Natale tra presepi, borse e merci “pezzotte”, insomma.

 

I Decumani sotto Natale diventano il regno della folla e della festa. Con il boom turistico che ha caratterizzato praticamente tutto il 2023 (e con i due milioni di visitatori prospettati in città da ottobre fino a fine anno), la congestione è oggettivamente dietro l’angolo. Fermo restando la disponibilità del Comune a rispondere positivamente alle esigenze dei pastorai, la strada verso l’istituzione di un senso unico alternato non sembra tutta in discesa. Sussistono, infatti, alcuni impedimenti di natura concreta, come sottolineato dall’assessore De Iesu: «Vogliamo senz’altro venire incontro alle esigenze dei pastorai ma dobbiamo valutare attentamente la possibilità di applicare quanto ci è stato richiesto. Il senso unico alternato creerebbe disorientamento tra i turisti e comporterebbe la necessità di un cambio di segnaletica. Stiamo valutando la situazione e decideremo nei prossimi giorni».
 

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