Napoli, vince la cultura: dal Mann a Sansevero, in fila per i tesori d’arte

Napoli, vince la cultura: dal Mann a Sansevero, in fila per i tesori d’arte
di Maria Chiara Aulisio
Domenica 22 Maggio 2022, 23:18 - Ultimo agg. 23 Maggio, 07:25
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Cappella Sansevero segna il record: duemila visitatori in un solo giorno e una coda interminabile all’ingresso che si allungava ordinatamente per il vicoletto. Quello che in tanti definiscono un vero e proprio gioiello del patrimonio artistico internazionale, è tra i monumenti più gettonati in questo mese di maggio che conta una quantità di turisti davvero sorprendente. Il Cristo velato di Giuseppe Sanmartino, voluto dal misterioso principe Raimondo di Sangro, è senza dubbio un attrattore prodigioso. Ebbe fama di essere stregone e mago, ma in realtà - raccontano gli storici - fu uno scienziato le cui intuizioni e le cui invenzioni non potevano essere comprese dagli uomini del suo tempo. In ogni caso chiunque venga a Napoli non vuole perderselo. 

Le guide e le mappe aperte davanti agli occhi, la bottiglina d’acqua nella tasca dello zaino, scarpe comode d’ordinanza, un fiume di visitatori - anche ieri - ha affollato le vie del centro storico, e le chiese e i musei, e poco importa se si è trattato di rimanere in fila anche un paio d’ore prima di riuscire a entrare. Così è stato per chi ha scelto di visitare le “Gallerie d’Italia” nel secondo giorno di apertura del nuovo museo, che lascia in funzione le attività bancarie nell’edificio di via Toledo, triplicando però gli spazi di Palazzo Zevallos Stigliano.

Tra sabato e domenica - grazie anche all’ingresso gratuito - sono arrivati oltre ottomila visitatori attratti dalle opere di Caravaggio (il Martirio di sant’Orsola) e Luca Giordano oltre a inediti itinerari dedicati alle ceramiche attiche e magnogreche e all’arte moderna e contemporanea.

Da via Toledo a Capodimonte: record anche qui. Duemila presenze nel museo - tra sabato e ieri - alle quali vanno giunte le tremila che invece hanno fatto tappa nel bosco. A far da attrattore anche le attività, tante, che hanno caratterizzato il weekend a Capodimonte: dal Festival botanico “Chelsea Fringe” all’ottava edizione di “Buongiorno Ceramica”, la kermesse che unisce le città italiane che hanno una tradizione nell’artigianato artistico legato alla ceramica e ai suoi derivati. E per tutti i visitatori la possibilità - insieme con i capolavori della collezione - di visitare le due mostre in corso: “Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli” e “Cecily Brown. The Triumph of Death” inserita nel ciclo di mostre focus “L’Opera si racconta”. Giovedì 26, invece, è in programma l’inaugurazione della mostra “Salvatore Emblema” nel Cellaio. Buon numero di visitatori anche nella chiesa di San Gennaro - sempre a Capodimonte - che è rimasta aperta, sabato e domenica, dalle 10 alle 16. 

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Grande soddisfazione anche per il direttore del Mann, Paolo Giulierini. Lunghe file all’ingresso e turisti estasiati guardando danzatori in costume d’epoca che ballavano nel salone principale. Tra le mostre buon successo di pubblico per “Manga Heroes, gli eroi e i miti alle pendici del vulcano” allestita nella sala del plastico di Pompei dell’Archeologico. Un’esperienza per sottolineare i collegamenti tra gli autori di manga che si sono ispirati all’immagine del vulcano nel racconto delle proprie storie. Folla - stavolta soprattutto di italiani - anche per “Napoli allo specchio: passato e presente, memoria e attualità nell’ultimo film di Paolo Sorrentino”: emozioni che il fotografo Gianni Fiorito, che del regista napoletano Premio Oscar è collaboratore da oltre 20 anni, ha immortalato nei 51 scatti che compongono “È stata la mano di Dio - Immagini dal set”. La macchina da presa e l’obiettivo fotografico corrono da Marechiaro a Posillipo, dal Vomero ai Quartieri Spagnoli, dallo Stadio Diego Armando Maradona a piazza del Plebiscito. E ripercorrono luoghi molto amati da Sorrentino come Capri, la costiera sorrentina, Stromboli.

Tanti stranieri anche nella chiesa di Santa Chiara (con tour nel magico chiostro) e a piazza San Gaetano, in corrispondenza del Decumano maggiore, fino al Duomo. Qui, diligentemente in fila, hanno atteso a lungo prima di entrare nella Cappella del Tesoro di San Gennaro dove era possibile prendere parte alle visite guidate - in quattro lingue - che si organizzano nel fine settimana. Insomma un fine settimana pienissimo che - se i numeri saranno confermati - lascia ben sperare per tutta la stagione.
 

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