Napoli, piazza Municipio si svela: «Acceleriamo sui lavori del cantiere della metropolitana»

Napoli, piazza Municipio si svela: «Acceleriamo sui lavori del cantiere della metropolitana»
di Paolo Barbuto
Venerdì 18 Marzo 2022, 00:00 - Ultimo agg. 19 Marzo, 18:51
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Sta cambiando piazza Municipio, il cantiere avanza con un ritmo impensabile rispetto agli ultimi anni: vista dall’alto la porzione centrale, quella che sovrasta la stazione della Metro, sembra quasi completa, con la pavimentazione già sistemata e gli alberelli già piantati ai margini. E anche se è ancora recintata dall’area di cantiere, pare pronta ad essere restituita, dopo tanti anni, alla città.

L’assessore Edoardo Cosenza guarda dall’alto l’avanzamento, sorride ma frena: «Non è ancora previsto un giorno nel quale anche quella porzione verrà riaperta. Bisogna aver pazienza e saper attendere il momento giusto. Ora tutti i napoletani hanno capito che abbiamo chiesto celerità a tutti i cantieri della metropolitana, siamo attenti e chiediamo di evitare rallentamenti, però non facciamo annunci a vuoto. Quando la piazza avrà raggiunto lo stato d’avanzamento giusto penseremo a riaprirla e lo faremo sapere alla città». 

No alla politica degli annunci, è un mantra per l’amministrazione Manfredi che cerca di fare prima ancora di parlare. Intanto le attività, però, si intensificano: proprio ieri c’è stato un vertice con i rappresentanti dello studio di Alvaro Siza, l’archistar che ha ridisegnato piazza Municipio per la metropolitana: s’è parlato della porzione finale del percorso, quella che sbucherà alla stazione marittima, si sono anche affrontate banali questioni di viabilità, di accessi.

Insomma si lavora per un futuro che non appare troppo lontano, anche se sul punto l’assessore Cosenza è fermo: «I tempi per la definitiva conclusione del percorso archeologico della stazione Municipio sono ancora piuttosto lunghi, vietato lanciarsi in previsioni attualmente».

La piazza quasi rimessa a posto sembra un invito verso un futuro vicino nel quale l’approccio con quella porzione di città potrebbe essere completamente diverso: un luogo finalmente ospitale, il luogo nel quale per primi si affacciano i turisti che sbarcano dalle navi da crociera. 
Il nuovo volto della zona passerà anche per l’apertura dell’ipogeo del Plebiscito, per il percorso che sta nascendo al Molo San Vincenzo, per gli sforzi che puntano alla trasformazione della Galleria Umberto. Quest’ultimo tema è più che mai attuale: sollecitati dalla lunga campagna del nostro giornale, tutti gli attori in campo si sono mossi e hanno iniziato a ridisegnare il volto della Galleria. Via gli eterni tubi innocenti, attenzione alla pulizia, contrasto al degrado. Un fattore determinante sarà la presenza fissa della polizia municipale che (lo leggete approfonditamente nella pagina che precede questa) potrebbe ottenere uno spazio dove installarsi grazie alla Banca d’Italia.

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Tutto ruota intorno all’accoglienza che la città saprà offrire nel prossimo futuro, ogni dettaglio va (andrebbe) programmato non solo per rendere migliore la vita dei napoletani, missione fondamentale dell’amministrazione locale, ma anche per rendere Napoli immediatamente attrattiva per i turisti che finalmente torneranno numerosissimi dopo gli anni drammatici delle limitazioni sanitarie.
Per il Molo San Vincenzo proprio il sindaco Manfredi, qualche settimana fa ha spiegato «siamo vicini a trovare una soluzione». Anche in questo caso impossibile chiedere date ufficiali ché ancora non ci sono. C’è, però, il grande impegno da parte di tutti, dalle associazioni al Ministero della Difesa, alla Marina Militare alla stessa amministrazione: portare napoletani e turisti lungo quel molo significherebbe offrire un volto di Napoli totalmente nuovo. La città che si riappropria del contatto con il mare in un luogo dove rilassarsi, passeggiare, scoprire viste imprevedibili.

Per l’ipogeo di piazza del Plebiscito, invece, una mezza promessa c’è stata: l’obiettivo per l’apertura è la prossima estate. L’area sottostante la piazza è intensa e affascinante. I lavori che andavano avanti a singhiozzo da più di vent’anni sono a un passo dalla conclusione: anche la pavimentazione in pietra con cerchi di differenti tonalità che si intrecciano è stata posata. Nelle viscere del Plebiscito il Comune pensa di allestire sale espositive, palazzo San Giacomo è già al lavoro da tempo alla ricerca di una mostra che possa fare da traino all’inaugurazione della location.
 

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