Scavi di Pompei, l’ultimo scempio: turista sul tetto delle Terme per un selfie

Scavi di Pompei, l’ultimo scempio: turista sul tetto delle Terme per un selfie
di ​Susy Malafronte
Lunedì 17 Agosto 2020, 00:00 - Ultimo agg. 13:58
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La cultura calpestata da turisti indisciplinati: lo scatto che ha fatto indignare studiosi e appassionati della Pompei romana. È caccia alla giovane incivile. La foto della turista sul tetto delle Terme Centrali ha fatto il giro del web, diventando virale, ha indignato il mondo. Ma c’è, anche, chi ha ironizzato con commenti del tipo: «ecco il classico esempio di distanziamento sociale e rispetto delle regole anti assembramento». E in tanti si sono chiesti come abbia fatto a salire fin lassù. Per chi non conosce le Terme Centrali - che sorgono all’incrocio tra via di Nola e via Stabiana e si sviluppano sullo spazio di un intero isolato, l’insula 4 della Regio IX - potrebbe sembrare, infatti, una impresa impossibile per una giovane turista arrampicarsi sulle antiche mura fino ad una altezza di circa tre metri senza un appoggio. Per chi conosce il complesso termale, aperto al pubblico dal 25 novembre dello scorso anno, invece è a conoscenza di una scalinata che porta fino al tetto del vasto complesso. Scalinata, naturalmente, vietata ai turisti.
 


La giovane, di cui non si conosce l’identità e neanche la nazionalità ha violato il divieto e infranto il regolamento del Parco Archeologico di salire sui monumenti. Dopo la denuncia web, attraverso la pubblicazione della foto scattata da un visitatore indignato il giorno di Ferragosto da via Stabiana, che ha immortalato la giovane maleducata, è partita la «caccia» alla deturpatrice. I biglietti prenotati sono nominativi e quindi, qualora la Soprintendenza ritenesse opportuno identificare la turista per sanzionarla, si potrebbe risalire alla sua identità incrociando le immagini delle telecamere al momento dell’ingresso della turista con il nome impresso sul biglietto. Naturalmente si tratterebbe di avviare verifiche lunghe e complesse. Fermo restando, comunque, se all’atto della prenotazione la giovane abbia fornito la sua reale identità e non un falso nominativo. Dalla Soprintendenza, per il momento, non è partita nota ufficiale anche se, c’è certezza che Osanna sia intenzionato ad avviare tutte le procedure per dare la caccia all’incivile turista. Per adesso l’unico punto fermo resta la violazione dell’articolo 2 dei divieti imposti dal Parco Archeologico di Pompei: salire o arrampicarsi sui muri, sulle fontane, sui banconi e su qualsiasi struttura o arredo antico. Tale reato è punibile penalmente, ai sensi dell’articolo 639 del codice penale. Secondo il citato articolo se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, si applica la pena della reclusione da tre mesi a un anno e della multa da 1.000 a 3.000 euro. In tale contesto i custodi si pongono una lecita dimanda: «dove sono i droni annunciati dalla direzione generale che avrebbero dovuto fungere da supporto alla vigilanza del vasto complesso archeologico?». Ed è su questo punto che verte l’assemblea sindacale indetta per il 19 agosto dalle 9 a mezzogiorno. Sul tavolo sarà portato da Cisl, Flp ed Unsa l’utilizzo dei droni e il corso di aggiornamento per gli addetti alla vigilanza per pilotarli.
Dalla posizione in cui la turista incriminata regge il cellulare si evince che sia in procinto di scattarsi un selfie. Ed è sicuro questo il motivo per il quale ha rischiato molto, violando tutti i protocolli imposti dal Parco Archeologico a tutela del patrimonio culturale: scattare un selfie da pubblicare sui social e suscitare ammirazione tra i suoi coetanei e conquistare migliaia di follower. Intanto il ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini, cerca un sostituto ad interim di Massimo Osanna, che dal primo settembre andrà a ricoprire l’importante carica di Direttore Generale dei Musei dello Stato, per la direzione del Parco Archeologico di Pompei. I candidati hanno tempo di inviare il curriculum vitae entro le ore 24 del 24 agosto. Tra gli addetti ai lavori, intanto, si vocifera che il ministro per i Beni e le attività culturali sarebbe propenso ad affidare l’incarico temporaneo a Gabriel Johannes Zuchtriegel, attuale direttore generale del Parco Archeologico di Paestum. Tutto nell’attesa della pubblicazione del bando internazionale che andrà ad individuare il nuovo direttore generale del Parco Archeologico di Pompei per i prossimi anni.

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