Sisal investe su Napoli: ecco il polo tecnologico nel Centro direzionale

Aperto il primo IT hub della Campania: «Siamo pronti ad assumere 80 persone»

ll Centro direzionale
ll Centro direzionale
di Antonio Vastarelli
Venerdì 19 Gennaio 2024, 23:47 - Ultimo agg. 21 Gennaio, 10:58
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Sisal apre a Napoli il primo IT Hub della Campania, un polo pensato per aumentare la capacità di innovare dell’azienda e che darà lavoro a decine di giovani, coinvolgendo figure professionali con un alto profilo tecnico: da ingegneri del software a professionisti del quality assurance. Risorse che vanno ad affiancarsi a tutto il dipartimento Ict di Sisal (in Italia e all’estero) nell’ideazione, lo sviluppo e l’implementazione delle piattaforme rivolte ad uso interno in azienda, e all’esterno per i propri consumatori.

La nuova struttura è stata inaugurata al Centro direzionale, un luogo che rischiava di perdere la sua funzione, a causa dell’incuria e di progetti anche pubblici di delocalizzazione degli uffici, ma che sta invece ritrovando una nuova centralità.

Oltre un anno fa, Il Mattino ha promosso una campagna con l’obiettivo di rivitalizzare il Centro direzionale, una sfida raccolta dal Comune di Napoli, che ha messo in campo una serie di progetti e interventi per la rinascita dell’area che va dal Cdn fino a tutta la zona orientale di Napoli, passando per la Stazione. Un vasto territorio sempre più attrattivo, soprattutto per le imprese innovative, digitali e green. 

L’insediamento di Sisal (uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco) va a rafforzare questo risveglio del Centro direzionale che, in una nota, viene considerato un «polo di importanti aziende e università all’avanguardia, come la Federico II, con cui abbiamo creato una partnership per tirocini e stage» ma anche un luogo logisticamente ideale perché è «a due passi dalla stazione centrale, coperta dall’alta velocità, e dall’aeroporto internazionale di Capodichino»: una posizione che, si sottolinea, può portare «molteplici impatti positivi, ad esempio sull’ambiente, grazie alla possibilità di utilizzare mezzi pubblici» e anche «sulla qualità di vita dei dipendenti e sull’economia locale, grazie ai talenti che non sono costretti ad allontanarsi dalle proprie origini per costruire il futuro». L’IT Hub di Napoli, che si sviluppa su 600 metri quadri nel grattacielo più alto della città, può già contare su oltre 30 figure appena assunte e profili professionali provenienti da diversi percorsi formativi, soprattutto legati ad ambiti scientifici e informatici. La disponibilità potenziale è di 80-90 dipendenti (considerati anche quelli in smart working): un livello che potrebbe essere raggiunto nei prossimi mesi attraverso un ampio piano di assunzioni il cui obiettivo, a medio e lungo termine, è di superare anche quella soglia. 

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Napoli è stata scelta come sede dell’Hub perché, si legge nella nota, «si colloca in una posizione di vantaggio per accogliere agevolmente questo prezioso bacino di talenti, nonché come efficace ponte verso il resto d’Italia e non solo». Inoltre, «la Campania - si sottolinea - è dotata di un sistema universitario di livello internazionale, che ha radici storiche molto profonde e in grado di generare professionisti in ogni settore di altissimo livello».

Il Chief Technology Officer di Sisal, Mario Martinelli, ricorda come Sisal sia «da sempre orientata all’innovazione. Nel corso degli ultimi anni - aggiunge - abbiamo fatto grandi passi avanti in termini di investimenti in persone e competenze, assumendo 450 persone negli Hub tecnologici sia in Italia che all’estero. In Italia, oltre all’Innovation Lab di Torino, il nostro competence center dove vengono sviluppati progetti di innovazione, abbiamo già aperto uno spazio di co-working a Palermo e continueremo ad investire sempre più in poli diffusi in altre zone di Italia, anche in collaborazione con università locali». Il modello di innovazione perseguito non punta sulla centralizzazione nelle sedi principali di Milano e Roma, ma su investimenti su tutto il territorio nazionale. «In linea con questa strategia - conclude Martinelli - l’IT Hub di Napoli rappresenta un polo di innovazione che potrà concentrarsi sulle idee, sulla valorizzazione dei talenti, sulla sperimentazione e la ricerca, aiutando tutta l’azienda a guardare oltre».

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