Traffico senza regole: paralisi in Costiera e flop targhe alterne

Sosta selvaggia e assenza di controlli, da Meta a Sorrento ingorghi e code

Il traffico in Costiera
Il traffico in Costiera
di Massimiliano D’Esposito
Lunedì 19 Giugno 2023, 23:35 - Ultimo agg. 20 Giugno, 07:38
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La Penisola sorrentina nella morsa delle auto. Si continua a discutere di come arginare il traffico verso la Costiera e delle carenze della Circumvesuviana, ma anche attraversare i cinque chilometri che separano Meta da Sorrento è diventato un incubo. È vero che i flussi turistici hanno raggiunto livelli senza precedenti, ma pessime abitudini come sosta selvaggia e in doppia fila, sommate al viavai di bus che stazionano davanti a ogni albergo per far scendere o salire i turisti, non contribuiscono a rendere più fluida la circolazione.

Una volta arrivati in Costiera il primo imbuto è nella piazza di Meta a causa del restringimento della carreggiata in prossimità della basilica del Lauro. Per pullman e mezzi pesanti una vera e propria insidia. Pochi metri più avanti si arriva alla diramazione che conduce al mare e, come tutti sanno, Meta offre le spiagge più ampie della zona, dove si riversano migliaia di bagnanti. Controlli non ce ne sono, al bivio vige la regola del chi si butta per primo. A Piano di Sorrento, tutto fila liscio per chi si sposta lungo via dei Platani, chi invece decide di muoversi lungo il corso Italia deve fare i conti con la maleducazione di chi crea intralcio parcheggiando in doppia fila. Altro punto critico è l’incrocio tra via Mortora e il corso Italia. Anche in questi due snodi cruciali, di vigili neanche a parlarne.

Poche centinaia di metri e si raggiunge il bivio di via San Giuseppe e poco oltre quello con via Balsamo. Intersezioni quasi mai presidiate dove prevale la legge della giungla: passa prima l’automobilista più forte. In prossimità della chiesa di Sant’Agnello, invece, la strada si restringe e l’incrocio tra mezzi di grosse dimensioni provoca blocchi e code. Senza parlare delle tante auto che si fermano a bordo strada per far salire o scendere i propri passeggeri. Arrivati a Sorrento bisogna poi fare i conti con i bus turistici e le navette degli hotel che, come i pellegrini a una via crucis, si fermano ad ogni stazione (albergo).

Insomma, un lungo elenco di note dolenti conducibili a due fattori: totale carenza di controlli e mancanza di meeting point per i turisti.

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E ora, come se tutto ciò non bastasse, si rischia di dover concedere ulteriori deroghe in merito alle targhe alterne. Dal primo giugno lungo la statale 145, tra Vico Equense e Sorrento, si circola rispettando le ordinanze dei Comuni e di Anas. Ma sono tante le eccezioni: residenti, veicoli a due ruote, auto dei disabili, bus di linea e turistici, taxi ed Ncc, dipendenti di aziende della zona, autotrasportatori con mezzi fino a 3,5 tonnellate, turisti e clienti che hanno prenotato ristoranti e strutture ricettive, residenti a Capri, Positano e Praiano, lavoratori pendolari diretti in Costiera Amalfitana e quanti devono spostarsi per motivi di giustizia. A tutti questi presto potrebbero aggiungersi i proprietari di seconde case.

Il Tar di Napoli infatti, in merito al ricorso presentato da alcuni di loro, ritiene «fondate le censure di manifesta irragionevolezza, disparità di trattamento e carenza istruttoria», e ha imposto ai Comuni di «riesaminare la problematica» vagliando «la posizione dei proprietari di seconde case» e informare il Tar stesso della decisione entro il 15 luglio in vista della camera di consiglio fissata per il 25.

I Comuni, tenendo conto delle indicazioni dei giudici, quasi certamente finiranno con il concedere deroghe anche ai proprietari delle seconde case. Alla fine, quindi, le targhe alterne incideranno unicamente sui pendolari del mare.

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