Turismo, la sfida di Napoli: ​«Tante fiere in presenza»

Turismo, la sfida di Napoli: «Tante fiere in presenza»
di Gennaro Di Biase
Sabato 19 Giugno 2021, 00:00 - Ultimo agg. 13:37
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Napoli riparte e la ripartenza inizia da Napoli. A sottolinearlo è il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, che ieri ha inaugurato la Borsa Mediterranea del Turismo, ossia la prima fiera post-restrizioni in Italia, alla Mostra d’Oltremare fino a domani: «C’è grande emozione a essere finalmente in una fiera in presenza, quindi complimenti al presidente de Negri, abbiamo bisogno dell’esempio di un giovanotto di 80 anni che ci dimostra come fare - ha esordito Garavaglia, soffermandosi poi sull’importanza che settori eventi e vacanze rivestono per la Campania - Se non ripartiva il settore delle fiere l’Italia mandava in fumo 40 miliardi di euro. È un segnale per il Sud, dove la ripartenza va nella giusta direzione: il turismo qui occupa donne e giovani. Qui siamo in presenza perché il governo ha deciso di aprire. Questo consente di fare la prima fiera del turismo a Napoli, ed è un gran segnale per il Sud. Questo è un settore che occupa più giovani e più donne e, quindi, in particolare al Sud la ripartenza del turismo va nella giusta direzione. È un’Italia quasi normale e sappiamo che anche le mascherine hanno i giorni contati». 



Il calendario di eventi è ricco e fitto a Fuorigrotta. C’è il gotha del turismo: 300 espositori e 120 buyers, tanti dei quali sono al lavoro sui nodi del viaggio post-pandemico. «Questa è stata una sfida, per me - spiega non a caso Angelo De Negri, fondatore della Bmt, arrivata alla 24esima edizione - le fiere virtuali non esistono.

Questo è il momento del turismo di prossimità: stiamo riscoprendo l’Italia. Anche Napoli riparte con il turismo in prevalenza italiano». «Abbiamo bisogno di far lavorare la gente e non lasciarla in cig - ha aggiunto Garavaglia, che ha tra le altre cose appoggiato l’idea di una «stagione allungata», con le strutture che potrebbero restare aperte fino a «novembre» per recuperare dalla crisi - la decontribuzione vale solo per il 2021 per una questione tecnica ma la mia intenzione estenderla ai prossimi tre anni e agli stagionali. Sul Recovery, al settore turistico sono riconosciuti 2,4 miliardi di euro che diventano circa 5 con l’effetto leva e buona parte sono finalizzati al miglioramento della qualità delle nostre strutture. Nella cultura inoltre sono finanziati treni storici, cammini e infrastrutture: ce ne sono parecchie anche al Sud». Proprio sul tema investimenti si è espresso ieri l’assessore al Turismo di Palazzo Santa Lucia, Felice Casucci: «La ricetta per la ripartenza sta nel rimboccarsi le maniche - spiega - Ora è importante la regia pubblica: gli interventi economici devono essere accompagnati da una partecipazione regionale. Un miliardo sui borghi, il tema della digitalizzazione: questi nodi non sono stati ancora analizzati con chiarezza con le Regioni». 

 


«A fine mese annunceremo un progetto da 18 milioni e mezzo per il turismo - ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola - l’idea è spingere la destagionalizzazione dell’offerta turistica e incentivare gli arrivi da ottobre a dicembre. Interverremo con contributi e sostegni reali». «Sono certo che il Mediterraneo e il Sud sapranno dare risposte importanti - ha detto il sindaco de Magistris - mi auguro che Napoli riparta da dove ci eravamo lasciati nel 2019, quando era prima per crescita turistica». Significativo ieri anche l’apporto delle compagnie di navigazione, Grimaldi e Msc: «Dalla ripartenza delle nostre navi nell’agosto 2020 abbiamo trasportato oltre 70mila passeggeri grazie al nostro protocollo di salute e sicurezza - ha spiegato Leonardo Massa, Managing Director di Msc Crociere, che avrà 3 nuove navi - dal 3 luglio riprenderemo le attività nel Nord Europa». «Dalla pandemia trarremo il meglio - nota il presidente Enit Giorgio Palmucci, che oggi sarà alla Bmt per una conferenza sulla Valorizzazione dei Borghi - il consolidamento dell’undertourism, la tendenza a privilegiare mete poco frequentate o scoprire posti nuovi in quelle mainstream. Strategie dell’ospitalità che vedono approcci rinnovati come il passaggio dal last-minute al last-second (viaggi entro una settimana dalla prenotazione) su mete non pianificate. Tutto questo è sinonimo della voglia indomabile di viaggiare».

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