Funzionario del Comune di Latina promosso, ma è indagato per corruzione

Funzionario del Comune di Latina promosso, ma è indagato per corruzione
Mercoledì 12 Gennaio 2022, 05:04 - Ultimo agg. 13:37
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Una dirigente, poco prima di andare in pensione, assegna mansioni superiori a un dipendente a processo per corruzione, e in Comune scoppia la polemica. È successo all'amministrazione comunale di Latina, dove sono state assegnate mansioni superiori per sei mesi, nel settore Toponomastica, a un funzionario nei confronti del quale alcuni mesi fa è iniziato un processo penale. Il procedimento è a carico di sei soggetti e il funzionario del Comune, un geometra, all'epoca dei fatti contestati tecnico istruttore dei condoni edilizi, avrebbe, secondo le accuse, ricevuto 500 euro per non dichiarare improcedibile un'istanza di sanatoria relativa a opere ritenute abusive presso un centro sportivo. Con una determina pubblicata venti giorni fa ma risalente a fine novembre, al geometra è stato assegnata una mansione superiore: dalla categoria giuridica C e posizione economica 5 di istruttore tecnico, viene passato alla categoria D, profilo professionale di istruttore direttivo tecnico, presso il settore Toponomastica, nelle more della copertura in via definitiva del posto, ovvero per una durata di sei mesi, dal 1 novembre 2021 al 30 aprile 2022. I compensi aggiuntivi per il 2021 sono di 329 euro, e per il 2022 di 658 euro, oltre oneri e Irap.


LE ACCUSE
Un evento che dà la stura alle polemiche politiche: in particolare, è la capogruppo di FdI, Matilde Celentano, a evidenziare come «fermo restando i principi di garantismo, che valgono per tutti, l'incarico al geometra resta un esempio di inopportunità motivata dalla carenza di personale. E' la pianta organica sprovvista di adeguate risorse umane che spinge a soluzioni estreme.

Non serviva questo esempio per dimostrare come, in questi ultimi anni, l'amministrazione comunale anziché risolvere la penuria di personale con propri concorsi, favorendo al contempo il riconoscimento di legittime aspettative da parte dei dipendenti interni, ha commesso il doppio sbaglio di attingere alle graduatorie residuali di altri enti e di mettere in fuga le personalità interne attraverso continue mortificazioni».


LA REPLICA
Ferma la risposta dell'amministrazione comunale di Latina secondo cui «si è trattato di un'attribuzione di mansioni superiori dalla categoria C alla categoria D per un periodo di 6 mesi, nelle more del completamento delle procedure di reclutamento di nuove unità lavorative di categoria D e della copertura in via definitiva del posto, peraltro già messo in programmazione. Dal punto di vista amministrativo si tratta di uno strumento al quale legittimamente ricorre l'Ente e nulla osta al riguardo la questione giudiziaria che interessa il dipendente. In particolare, è un atto gestionale assunto dalla dirigente autonomamente nell'ambito della propria autonomia di valutazione, poco prima che la stessa andasse in ferie per poi essere collocata in pensione da marzo 2022. Questo tipo di atto, consentito dalla legge, rientra infatti nella esclusiva competenza e responsabilità della dirigente che l'ha firmato, valutato il curriculum dell'impiegato».
An.Ap.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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