Nuoto, Matteo Ciampi: «Vado alle Olimpiadi, sogno che si avvera»

Matteo Ciampi
Matteo Ciampi
di Andrea Gionti
Martedì 29 Giugno 2021, 05:00 - Ultimo agg. 08:51
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 Resterà a godere fino ad oggi del calore della famiglia nella sua Latina, la maniera migliore per festeggiare la sua prima qualificazione ad una Olimpiade. Soltanto 24 ore di relax, prima di ripartire verso la sua seconda casa a Livorno, ultimo step prima di salire il 12 luglio sull'aereo diretto a Tokyo.
«E' un sogno che finalmente si avvera racconta con un filo di emozione Matteo Ciampi, il fuoriclasse dello stile libero Stento ancora a crederci, era diventata una sorta di ossessione, ma finalmente ho coronato il mio obiettivo». La certificazione del biglietto per i Giochi è arrivata nell'ultimo giorno del Sette Colli di Roma, nella piscina più bella del mondo, con il minimo per la 4x200: il tempo che ha firmato nei 200 di 1'4717 era leggermente più basso rispetto al limite per la staffetta di 1'4739. Ventidue decimi, una vera inezia.


«E' stata una gara equilibrata, ho migliorato per due volte i personali di 5 decimi. Ero teso all'inizio, ma quando è arrivata la notizia della convocazione sono esploso urlando tutta la mia gioia liberatoria». Caparbietà, costanza di rendimento, il lavoro sia in vasca che fuori con il tecnico federale e responsabile della 4x200 italiana Stefano Franceschi («è stato molto importante per la mia crescita») che lo segue nella città labronica.
A chi le prime dediche? «A me stesso perché ho lottato tanto in questi anni per arrivare così in alto e alla mia splendida famiglia cui devo tutto». Papà Paolo, direttore generale dell'Ater di Latina, mamma Angela, commercialista, che ieri ha postato sul suo profilo Facebook uno scatto che lo ritraeva sia da bambino che da adulto, e la sorella più piccola Chiara ('99), ex fiorettista del Centro Scherma Latina. Poi aggiunge: Ma anche alla mia ragazza, Martina (studentessa di Medicina a Pisa, ndr), ex nuotatrice tra l'altro, che mi è stata sempre vicina in qualsiasi momento».
Il pensiero però corre subito al Giappone, quando scenderà in vasca all'Aquatics Centre, impianto di 15.000 posti nel quartiere di Koto. «Non vedo l'ora, siamo una squadra giovane, vogliosa di sorprendere. Abbiamo già dimostrato le nostre qualità negli ultimi Europei di Glasgow e Budapest quando vincemmo un doppio bronzo. La concorrenza per il podio è agguerrita, ci sono nazioni forti come Gran Bretagna, Australia, America, Russia e poici siamo noi, tra le prime cinque del pianeta», sottolinea il 24enne dell'Esercito che studia Giurisprudenza a Roma Tre.
La base operativa della Nazionale sarà a Tokorozawa (prefettura di Saitama a 30 km dalla capitale nipponica, ndr), una location che l'Italnuoto del dt Cesare Butini conosce bene avendoli ospitati nel 2019 prima del Mondiale di Gwangju. In Corea del Sud con i colleghi della 4x200 Filippo Megli, Stefano Ballo e Stefano Di Cola, Matteo firmò il record nazionale di 7'0201 staccando il pass per la rassegna a cinque cerchi: due anni fa il suo tempo di frazione fu 1'4642.
A comporre la staffetta ci saranno anche il 2000 Marco De Tullio e il jolly Gabriele Detti, uno che le medaglie olimpiche le ha già assaggiate a Rio nei 400 e 1500 sl. Complimenti sono arrivati anche dal suo mentore Roberto Pellegrini, storico allenatore sin dai tempi del Circolo Ambranuoto Latina e dalla compagna di squadra dell'epoca Rachele Ceracchi.
Andrea Gionti
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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