Granchio crocifisso, nuova specie tropicale trovata nell'Adriatico: «L'aumento delle temperature favorisce il loro arrivo»

Originario delle acque tropicali e subtropicali dell'Oceano Indiano e Pacifico, l'animale è stato pescato a Senigallia

Granchio crocifisso, nuova specie tropicale trovata nell'Adriatico: «l'aumento delle temperature favorisce il loro arrivo»
Granchio crocifisso, nuova specie tropicale trovata nell'Adriatico: «l'aumento delle temperature favorisce il loro arrivo»
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 16:44 - Ultimo agg. 17:47
3 Minuti di Lettura

Dopo il granchio blu, è arrivato nel Mar Adriatico il granchio crocifisso. Pescato al largo delle coste di Senigallia, l'animale è originario delle acque tropicali e subtropicali dell'Oceano Indiano e Pacifico. Il motivo dello strano nome? Il disegno che porta sulla parte dorsale del carapace, che assomiglia proprio a un crocifisso. 

Granchio blu, Heinz Beck: «Costa poco e ha un buon gusto, ho sperimentato la pasta»

La scoperta

A poco più di un mese dalla scoperta della seconda specie di granchio blu nel mare Adriatico, ecco spuntare un nuovo "intruso": è il granchio crocifisso Charybdis feriata, originario delle acque tropicali e subtropicali dell'Oceano Indiano e Pacifico.

Il motivo di questo strano nome? Il disegno che porta sulla parte dorsale del carapace, che assomiglia proprio a un crocifisso. Il primo esemplare, probabilmente introdotto dal trasporto navale, è stato pescato al largo delle coste di Senigallia ed è ora sotto la lente dei ricercatori dell'Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Ancona (Cnr-Irbim).

Granchio blu in cucina? Lo chef Cedroni: «Ottimo, lo uso nel mio brodetto. Perfetto per bruschette e per la pasta»

L'identikit

Come spiegato dagli esperti, il granchio crocifisso è un predatore di grandi dimensioni: gli esemplari maschi possono infatti arrivare a pesare un chilogrammo e la specie è ampiamente commercializzata nelle aree di origine. Nel Mediterraneo il granchio crocifisso è stato segnalato per la prima volta nel 2004 al largo di Barcellona. Ad oggi esistono pochissimi avvistamenti di questa specie, compreso un recente ritrovamento nel golfo di Genova nel 2022 e a Livorno nel 2015, sempre vicino a grandi porti. Secondo i ricercatori, la presenza di questa specie in Adriatico è da attribuirsi allo stesso vettore che ha introdotto il più noto granchio blu Callinectes sapidus, ovvero il trasporto navale.

«Questo ritrovamento si aggiunge a una lunga lista di nuove introduzioni nei nostri mari», afferma Ernesto Azzurro, ricercatore del Cnr-Irbim di Ancona. «Al momento, considerate le caratteristiche ecologiche del granchio crocifisso e la sua tolleranza termica, non riteniamo che ci sia il rischio di un'invasione di questa specie in Adriatico. Sappiamo, tuttavia, che l'attuale aumento delle temperature sta favorendo il successo di specie tropicali invasive, ed è molto importante monitorare la presenza e la distribuzione di questi alieni in stretta collaborazione con i pescatori». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA