Attrice, doppiatrice, persona intelligente e gentile: così Alessandro Gassmann ha ricordato in un tweet Ludovica Modugno, la voce italiana delle dive americane, scomparsa a 72 anni dopo una lunga malattia. Emma Thompson, Meryl Streep, Glenn Close, Charlotte Rampling, Angelica Huston ma anche Julie Christie, Jacqueline Bisset e la Crudelia DeMOn del cartone Disney 'La carica dei 101', in Italia hanno la sua voce. Un timbro inconfondibile che l'attrice sapeva però modificare se a parlare era l'una o l'altra delle grandi star che nella sua lunga carriera ha doppiato.
Addio a Ludovica Modugno
Il suo volto era noto a pochi, anche se ha lavorato nel cinema e per la tv per tutta la vita, nel vero senso della parola.
Muore Ludovica Modugno, grande attrice, doppiatrice, amica, persona intelligente e gentile. RIP 💐💐💐 pic.twitter.com/6S16shC7fm
— Alessandro Gassmann 🌳 (@GassmanGassmann) October 27, 2021
Per le rappresentazioni di L'una e l'altra e di La badante, entrambe con regia di Cesare Lievi riceve nel 2008 il premio come migliore attrice teatrale italiana dell'Associazione Nazionale Critici di Teatro. La notorietà arriva, invece, nel 2009 dopo aver interpretato la zia di Checco Zalone in 'Cado dalle nubì. L'attore e registra che oggi ha espresso il suo dolore per la morte di Ludovica Modugno definendola «una grande attrice, che non lo faceva mai pesare», la volle ancora accanto a sè nel film del 2016 'Quo vadò.
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A commemorarla nel giorno della sua scomparsa oltre ai tanti colleghi anche Sergio Cofferati. L'ex segretario della Cgil ha ricordato come Ludovica Modugno «oltre ad essere stata una grande attrice, è stata speaker alla manifestazione della Cgil del Circo Massimo del 23 marzo 2002».«La ricordo per la sua forza e il suo impegno» ha aggiunto. La manifestazione a cui si riferisce Cofferati è quella organizzata per dire no alla modifica dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e nel corso della quale Cofferati parlò davanti a una folla di circa 700.000 persone(secondo i dati della questura), tre milioni (secondo le stime della Cgil), in una delle più grandi manifestazioni italiane del dopoguerra.
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