Sottomarini nucleari Usa, Donald Trump svelò informazioni top secret a un miliardario australiano

Acquisite le informazioni, Anthony Pratt le ha condivise con altre decine di persone (fino a 45)

Sottomarini nucleari Usa, Donald Trump svelò informazioni top secret a un miliardario australiano
Sottomarini nucleari Usa, Donald Trump svelò informazioni top secret a un miliardario australiano
Venerdì 6 Ottobre 2023, 19:55 - Ultimo agg. 7 Ottobre, 00:03
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Donald Trump ha svelato a un miliardario australiano i segreti dei sottomarini nucleari americani. Informazioni top secret, rivelate poco dopo l'addio alla Casa Bianca, che rischiano ora di aggravare la posizione dell'ex presidente nell'indagine del procuratore speciale Jack Smith sulle carte segrete a Mar-a-Lago. Nel corso di una cena nel suo club privato in Florida, di cui il magnate Anthony Pratt è membro, Trump - secondo indiscrezioni - si è lasciato andare alle rivelazioni sui sottomarini, scendendo nel dettaglio del numero delle testate nucleari che sono in grado di trasportare e su quanto possono avvicinarsi al nemico russo senza essere scoperti.

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Sottomarini nucleari, informazioni condivise

Acquisite le informazioni, Pratt le ha condivise con altre decine di persone, fino a 45, mettendo di fatto a rischio la sicurezza nazionale. Proprio Pratt è stato sentito da Smith, il procuratore a cui fanno capo le indagini federali nei confronti di Trump. Mentre la polemica impazza sulle nuove rivelazioni di segreti, l'ex presidente continua a dominare la scena politica. Nei sondaggi è in forte vantaggio su tutti i rivali repubblicani e, per ricordare a tutti il suo peso nel partito conservatore, si appresta a visitare agli inizi della prossima settimana Capitol Hill, entrando a gamba tesa nella corsa alla carica di Speaker della camera dopo il siluramento di Kevin McCarthy. L'ex presidente ha già scoperto le sue carte appoggiando la candidatura di Jim Jordan, suo fedelissimo di estrema destra. «Era una star già prima dei suoi successi a Washington.

Sarà un grande Speaker: ha il pieno e totale sostegno», ha scritto su Truth. Trumpiano di ferro, Jordan sta cercando di accumulare i voti necessari per essere eletto ma la strada appare in salita, visto che i repubblicani moderati difficilmente sosterranno la sua leadership alla camera. «Cercherò di lavorare con chiunque sarà il prossimo Speaker. I repubblicani controllano metà del Congresso e cercherò di lavorare con loro», ha detto Joe Biden senza entrare nel dibattito in corso sul dopo McCarthy, anche alla luce delle critiche che si è attirato il partito democratico per aver contribuito alla sua destituzione.

 

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Donald Trump, caos tra i repubblicani

Al caos che regna fra i repubblicani guarda con attenzione lo staff della campagna elettorale di Biden, già nervoso per l'ipotesi di due candidature indipendenti di peso. Quella dell'attivista Colin West che potrebbe strappare al presidente nel 2024 i voti degli afroamericani, e quella attesa di Robert F. Kennedy Jr. Il nipote di Jfk e figlio di Bob Kennedy dovrebbe infatti annunciare a giorni la sua intenzione di candidarsi come indipendente e scaricare quindi il partito democratico. Una mossa che fa paura in quanto Kennedy Jr riscuote ampio successo nella Silicon Valley e potrà probabilmente contare, oltre che sul suo popolare cognome, su un super pac ad hoc lanciato da Elon Musk. Con ampie risorse e una diffusa popolarità, Kennedy Jr rischia di mettere in difficoltà Biden nonostante alcune delle sue controverse posizioni. Nei sondaggi il presidente continua a essere in difficoltà con la maggioranza degli americani, inclusi i democratici, che vorrebbe un'alternativa data la sua età avanzata. Gli elettori sono scettici anche sulle politiche economiche di Biden. Nonostante la Casa Bianca continui a rivendicare i successi presidenziali sul mercato del lavoro e nella lotta all'inflaizone, gli americani non sono convinti della bontà delle ricette di Biden alle quali, malgrado le quattro incriminazioni, continuano a preferire quelle di Trump.

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