Cecchi Gori ha ricordato Francesco Nuti: "Con Francesco avevo un bellissimo rapporto e bei ricordi. Sia personali che professionali. E' stato male poco dopo aver prodotto 'Occhiopinocchio', quel film che tante burrasche ci ha creato. Peccato, avrebbe potuto dare ancora molto. Io ho prodotto tanti suoi successi, tutti bei film. Nuti era amico di tutti. Di Verdone, di Troisi. Lui ha avuto una delusione sentimentale che forse ha creato le premesse di quello che è successo. Rimase male da questa delusione sentimentale, iniziò a bere e il bere gli è stato fatale. Io gli volevo bene, lo volevo anche aiutare, ma non è facile se non trovi la forza da solo di correggerti. 'Occhiopinocchio' costava troppo e non finiva mai. Poi siamo riusciti a finirlo ma si vedeva che aveva qualche lacuna. Nuti era un grande attore, la sua dipartita fisica ci ricorda ancora di più quello che è stato. Non è stato sottovalutato, è uscito dai giochi troppo presto. Valeva come Benigni e Verdone. Era sensibile, divertente, un attore hollywoodiano. Il primo incontro con Nuti? Credo a Roma, andai a vederlo a teatro. L'ho conosciuto a Roma, non a Firenze".
Su Silvio Berlusconi: "Abbiamo collaborato insieme trent'anni. Facemmo anche una società insieme: noi producevamo i film e lui prendeva la fruizione televisiva. Per me è stato il più grande imprenditore che abbiamo avuto. Per il cinema si affidava a noi, riusciva a capire quando uno era bravo, lo riconosceva e ci si affidava. Il nostro sodalizio fece la fortuna di tutti: le sue televisioni ebbero tanti film di qualità, noi avevamo la sicurezza della fruizione televisiva e anche quello ci ha potenziato e tutto andò a vantaggio del cinema italiano, che ha vissuto vent'anni meravigliosi.