Bollette, nuovi rincari in inverno? Tutte le misure al vaglio del governo Meloni per evitare nuove stangate

Per Tommaso Foti (FdI), la legge di bilancio prevederà «bonus sociale per contrastare il costo delle bollette di luce e gas» (quello attuale scade a fine settembre). Il ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin parla di inverno «più sereno» dell'anno scorso. Il nodo sulla prossima finanziaria

L'inverno rischia di portare rincari sulle bollette degli italiani. Tutte le misure al vaglio del governo Meloni per evitare nuove stangate
L'inverno rischia di portare rincari sulle bollette degli italiani. Tutte le misure al vaglio del governo Meloni per evitare nuove stangate
di Riccardo Palmi
Mercoledì 23 Agosto 2023, 12:06
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Il settembre degli italiani rischia di portare in dote soprattutto una cosa: i rincari. A partire dai prodotti di cartoleria (+9,2% di spesa, causa aumento dei costi di produzione) fino ad assicurazioni e mutui. Ma la questione che preoccupa di più è il caro energia. Sotto gli occhi di tutti è l'aumento del costo dei rifornimenti con la benzina a 1,9 euro al self e il gasolio intorno a 1,8, entrambi in rialzo e ai massimi da luglio 2022. Ma non è il solo tema all'ordine del giorno: a fine settebre scade anche la proroga del bonus sociale elettrico e gas, riservato a coloro ce hanno un Isee fino a 15mila euro (30mila euro con quattro figli o più). Per prorogarlo però servono fondi e la contemporaneità con il varo della legge di bilancio (a fine settembre il governo deve inviare al Nadef) non aiuta. In assenza di proroghe, bisogna sperare che i prezzi dell'energia non aumenteranno nell'inverno (ad oggi sono sostanzialmente stabili, con +0,4% nel trimestre luglio-settembre). Tema sul quale le varianti sono molte.

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Le misure al vaglio

Se sul caro-benzina si studia come intervenire (anche se il ministro Urso ha parlato di un miliardo al mese come costo per il taglio delle accise), il governo sta pensando anche a come reperire le risorse per affrontare il tema delle bollette durante l'inverno. Innanzitutto partendo dalla legge di bilancio. Per il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti, essa prevederà un «bonus sociale per contrastare il costo delle bollette di luce e gas». Il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha tranquillizzato: «Sicuramente possiamo guardare al prossimo inverno con maggiore serenità rispetto allo scorso anno», ha affermato di recente al Messaggero. Merito anche della diversificazione energetica operata dopo la guerra in Ucraina: oggi «possiamo parlare di dipendenza quasi azzerata» dalla Russia. Secondo il ministro dell'Ambiente, oltre a Piombino, «nel 2024 sarà pronto il rigassificatore di Ravenna e stiamo programmando l'entrata in funzione o la costruzione di nuovi impianti». Rispetto ai bonus per le bollette, lo stesso ministro ha affermato che si tratta di «uno sforzo economico imponente che porteremo avanti». E inoltre, di recente è nato il «Fondo nazionale per il reddito energetico destinato alla realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo», per «consentire l'accesso agevolato all'energia rinnovabile per persone che appartengono a nuclei familiari con Isee inferiore ai quindicimila euro o a trentamila, avendo almeno quattro figli a carico».

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I nodi

Il tema però è che la forbice per l'esecutivo è stretta: all'appello per la prossima legge finanziaria mancano una ventina di miliardi (circa metà ne servirebbero per prorogare il taglio del cuneo fiscale). Per questo, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha invitato tutti i ministri alla calma, dopo averlo già fatto nell'ultimo cdm prima delle vacanze, l'8 agosto (dal quale, non a caso, uscì la tassa sugli extraprofitti alle banche, ritenuta necessaria per trovare fondi).

Se in Italia il terreno su cui muoversi non è agevole, si prova ad attingere ai fondi europei. Nelle ultime modifiche al Pnrr è stato inserito (anche tagliando i fondi ai Comuni) il capitolo RepowerEu con misure per accelerare la transizione energetica e l’autonomia del Paese, con grandi investimenti in infrastrutture ed ecobonus per famiglie e imprese che investono nel risparmio energetico. Secondo il ministro agli Affari europei Raffaele Fitto, proprio con il Repower «ci poniamo il problema non di inseguire le urgenze, ma di dare una risposta strutturale e organica». E questo, ha aggiunto, porterà al fatto «che nei prossimi anni il risultato sarà di non avere piu problemi di questo tipo, tipo con l’aumento del costo delle bollette, ma intervenire dal punto di vista della risposta organica». Insomma, se nella scorsa manovra su 35 miliardi ben 21 furono utilizzare per i bonus bollette, l'obiettivo è far sì che la situazione non si ripeta ancora. 

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