Regionali Abruzzo, vip in campo. Dal direttore d'orchestra Melozzi (per Marsilio) alla scrittirce Di Pierantonio (per D'Amico). E Rocco Siffredi non si schiera

Scendono in campo per le rispettive parti persone note legate alla regione Abruzzo per dare manforte al proprio candidato. a tre giorni dalle elezioni l'Abruzzo non è mai stato così al centro della ribalta come ora

elezioni in Abruzzo, i vip scendono in campo e dicono la loro
elezioni in Abruzzo, i vip scendono in campo e dicono la loro
di Monica De Chiari
Giovedì 7 Marzo 2024, 12:10 - Ultimo agg. 21:01
3 Minuti di Lettura

Non solo un Abruzzo elettorale, ma ora anche un pò vip. «Una ribalta così non l’avevamo mai vista». A tre giorni dalle elezioni regionali da destra a sinistra, seppur divisi dalle idee politiche, i volti noti dell’Abruzzo una cosa in comune ce l’hanno di sicuro: la loro regione non era mai stata così centrale. Così tanto da essere diventata "l’Ohio d’Italia", come lo swing state che in Usa fa da ago della bilancia per le presidenziali.

Donatella Di Pierantonio 

Donatella Di Pietrantonio, scrittrice e vincitrice del Premio Campiello, è nata nella minuscola Arsita (nel teramano) e ha le idee più chiare di tutti: «Domenica sarò fuori dall’Abruzzo, ma farò di tutto per rientrare in tempo per votare» ha spiegato al Corriere, «perché questo sarà un voto molto importante e per il futuro di questa regione». E poi: «Non si erano mai visti i leader politici nazionali venire così in forze sul territorio», aggiunge la scrittrice. «Oltre all’esito, sarà interessante capire se le tante promesse verranno poi mantenute. Gli abruzzesi hanno la memoria lunga e sono certa vigileranno. Io voterò per Luciano D’Amico: il centrosinistra è da sempre la mia appartenenza politica, ma lui è la persona giusta per competenza e radicamento sul territorio», conclude. 

Enrico Melozzi 

Dall’altra parte c’è invece la posizione di Enrico Melozzi, pure lui teramano, tra i direttori d’orchestra a Sanremo: «Sicuramente ho idee di sinistra», ha esordito Melozzi, «a Roma ho pure occupato il Teatro Valle per tre anni e passa. Ma in questo caso sono convinto che la scelta migliore per l’Abruzzo sia la conferma di Marco Marsilio».

Questo perché «negli ultimi 5 anni l’interesse per la nostra terra è schizzato più in alto proprio grazie ai collegamenti che Marsilio ha con il governo e sarebbe da idioti farsi scappare questa occasione», ha aggiunto il musicista: «D’Amico lo conosco bene, ma non ha lo spessore di Marsilio». 

Marco Giampaolo e Rocco Siffredi 

Meno schierato il mister ex Milano, Sampdoria e Torino Marco Giampaolo che da Giulianova risponde: «Certo che andrò a votare: queste elezioni sono importanti, specie dopo la Sardegna». Ma chi vincerà? A questa domanda il mister non si fa sfuggire nulla: «Non lo so», risponde con un sorriso. Abita a Milano, ma ha Pescasseroli nel sangue, Paride Vitale, star di Pechino express e pr multiforme: «Come sta l’Abruzzo? Sta addormentato, nel senso che è inspiegabile, e lo dico da uomo di comunicazione, come una regione così bella non abbia la ribalta di Toscana e Puglia». Come finirà? «Prima del ribaltone in Sardegna avrei dato certa la vittoria di Marsilio, anche per questa sorta di indolenza dei miei conterranei... Ma ora credo invece che ci possa es- sere una sorpresa». C’è infine il pornostar Rocco Siffredi, che sceglie la sincerità: «Invito tantissimo gli abruzzesi a non fare come me, che non ho mai votato, perché quando non si vota e si perde fiducia nelle istituzioni non è una bella cosa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA