Aldo Naro, ucciso in disco: su Fb le foto choc dell'autopsia. I familiari: «Morto per un calcio? Impossibile»

Aldo Naro, le foto choc dell'autopsia. Il papà: "Ucciso con un calcio? Impossibile, trovate i colpevoli"
Aldo Naro, le foto choc dell'autopsia. Il papà: "Ucciso con un calcio? Impossibile, trovate i colpevoli"
Martedì 3 Aprile 2018, 13:14 - Ultimo agg. 4 Aprile, 07:06
3 Minuti di Lettura
Aldo Naro fu ucciso il giorno di San Valentino del 2015, nella discoteca Goa di Palermo: era un giovane medico, e la sua morte sconvolse tutta la Sicilia. Oggi i suoi familiari, a oltre tre anni dalla tragedia (ecco cosa accadde), nel contestare la conclusione delle indagini - che hanno portato alla condanna a 10 anni di Andrea Balsano, che all'epoca dei fatti aveva 17 anni e faceva il buttafuori nel locale - hanno postato su Facebook le foto dell'autopsia, con un elenco di traumi documentati dalle immagini.
 

Per i familiari è assurdo che Aldo sia morto per un solo calcio, sferrato dal Balsano: le condizioni del suo cadavere sarebbero infatti incompatibili con la ricostruzione dell'inchiesta. «Davvero - si chiedono - un solo calcio sferrato da un unico soggetto ad una persona che si trova a terra può provocare tutte le lesioni descritte? Se così non fosse, chi ha provocato tutte le altre?».



«E pertanto, chi sono gli altri assassini di Aldo? Perché questo fondamentale aspetto della vicenda non è stato approfondito? - continua il post - Peraltro, mancano, perché non fatte nel corso dell'autopsia, le foto del ventre, dei genitali e della parte frontale e interna delle cosce della vittima. Inspiegabilmente, non è stato effettuato alcun esame radiologico, e nessuna Tac a parte quella del cranio». 


COSA ACCADDE QUELLA SERA? Nella pagina Facebook Giustizia per Aldo Naro, campeggia la presentazione di Aldo, con una sua foto e la ricostruzione da parte della famiglia dell'omicidio che gli tolse la vita in quel lontano 2015. «2 anni e 6 mesi fa andai a ballare con amici, la mia ragazza e colleghi di università..
quasi a fine serata 15 persone mi hanno aggredito, pestato a morte, sotto gli occhi di tutti. Nessuno fece niente. Dentro di me, quando queste persone mi calciavano, mi davano pugni, mi spezzavano le ossa e il naso io pensavo "perché nessuno fa niente?? L'unione fa la forza, aiutatemi!" Ma tutti rimasero fermi».

 




«Nessuno ha fatto niente - continua il post, risalente al settembre 2017 - Se non dire bugie su bugie Perché nessuno ha il coraggio di dire "ho avuto paura, perché erano in 15 e pensavo che potessero uccidere anche me" E più facile dire una bugia In questo giorno chiedo a tutti voi di recarvi in chiesa, o anche semplicemente di dire una preghiera per me è tutti quelli come me che sono morti sotto gli occhi di tutti, e che sperano un giorno di avere giustizia, di sapere la vera verità!».
© RIPRODUZIONE RISERVATA