Tragedia in discoteca. Aldo, ucciso a 25 anni per un cappello. Festeggiava la laurea con lode

Tragedia in discoteca. Aldo, ucciso a 25 anni per un cappello. Festeggiava la laurea con lode
Domenica 15 Febbraio 2015, 10:24 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 12:59
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​Mentre le casse «pompavano» Give it, Schiaccio play, Prendo il volo e le altre hit disco dei Power Francers che erano sul palco e centinaia di ragazzi alzavano le braccia allegri in uno dei privèe del Goa, discoteca di tendenza palermitana, il medico di 25 anni Aldo Naro accanto alla fidanzata e ai suoi amici litigava perchè qualcuno gli aveva preso il cappellino di carnevale e non voleva ridarglielo.

Così nella serata “Dress hap carnival” è calato il gelo della morte: il litigio si è trasformato in pestaggio.

Naro è stato colpito a pugni e calci ed è caduto a terra tramortito. Forse proprio mentre era a terra gli è arrivato un ultimo calcio alla nuca. Subito sono arrivati i soccorsi e l'ambulanza del 118 ha portato il giovane in ospedale. Ma Aldo è spirato, facendo piombare nell'incubo il padre Rosario colonnello dei carabinieri, la madre Anna Maria, insegnante in pensione, e la sorella Chiara. Proprio quel giorno aveva conseguito la laurea in Medicina all'Università di Palermo.

«Aldo era un bravissimo ragazzo, una persona speciale, si dice spesso che qualcuno è un punto di riferimento, ma nel suo caso era così. Era davvero l'amico su cui potevi contare sempre», dice Peppe Milioto, amico di Naro, ucciso a cazzotti. «Dai tempi di scuola abbiamo condiviso tutto: le gioie, le delusioni dello studio, bellissimi periodi di vacanza... ci confidavamo quando ci fidanzavamo o ci lasciavamo con le ragazze. Il suo sogno era quello di diventare un cardiologo. Si era laureato con 110 e lode in Medicina. Un ragazzo intelligentissimo e studiava con impegno. Era un ragazzo di grande intelligenza, posso dirlo davvero... ne ho conosciute di persone intelligenti, ma non come lui».