Amianto sugli elicotteri italiani, bufera sulla Difesa: a Torino 55 indagati

Il pm Raffaele Guariniello
Il pm Raffaele Guariniello
di Mario Landi
Venerdì 2 Ottobre 2015, 09:29 - Ultimo agg. 09:48
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ROMA - Cinquantacinque avvisi di garanzia, che contengono anche l'invito a comparire davanti al pm Raffaele Guariniello, sono stati spiccati dalla procura di Torino che indaga sulla presenza di amianto negli elicotteri delle forze armate.



Si procede per disastro colposo. Tra gli indagati ci sono i vertici delle società Agusta Westland e Piaggio Aerospace, costruttori dei velivoli: manager che si sono succeduti nel tempo tra i primi anni 90 e il 2014. Piaggio è stata poi comperata da una società del Kuwait e dunque ora sono indagati anche due dirigenti arabi. Ma ci sono anche funzionari pubblici e ufficiali delle forze armate che si sono occupati degli acquisti dei mezzi: l'amianto, infatti, è risultato presente anche in mezzi revisionati dopo il 2012, ovvero dopo l'avvio dell'inchiesta.



L'accusa è quella disastro colposo per aver messo in pericolo la vita delle persone che hanno operato sugli elicotteri in dotazione a varie amministrazioni dello Stato, tra cui marina militare, aeronautica, carabinieri, polizia e finanza, vigili del fuoco e corpo forestale. Quando è partita l'indagine, nel 2012, i velivoli sono stati bonificati.



Proprio l'amianto sarebbe stata la causa di oltre 4500 casi di mesotelioma verificatisi dal 2009 al 2011. Una tendenza in aumento in questi ultimi tre anni. È l'allarme lanciato dall'Ona, l'Osservatorio nazionale sull'amianto: i casi di morte registrati nella difesa militare sono stati più di seicento.