Daniele ha un lavoro ma non una casa: ecco dove dorme tutte le notti

Daniele STramazzo e il suo umile giaciglio
Daniele STramazzo e il suo umile giaciglio
di Lino Perini
Domenica 28 Giugno 2015, 18:17 - Ultimo agg. 18:24
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DOLO - Si arricchisce di aspetti ulteriormente tristi la vicenda di Daniele Stramazzo, l'uomo di 51 anni che da quasi un anno, dal luglio del 2014, dorme in ospedale ritagliandosi uno spazio nel sottoscala del nosocomio dolese a fianco del pronto soccorso.



Tre cartoni e due coperte sono il suo giaciglio che tutte le notti lo riparano. Di giorno, poi, quando va al lavoro a San Pietro di Stra, conserva in uno zainetto i suoi pochi averi ma l'altro ieri, al ritorno, ha scoperto che parte della biancheria, magliette, pantaloncini e jeans, ma anche un paio di occhiali, erano stati rubati.



L'uomo è particolarmente scosso anche perché la sua situazione non migliora. «In questi giorni sono in malattia per i dolori alle mani per i quali sono stato dichiarato invalido del lavoro e temo per la conservazione del mio impiego. Da un anno e mezzo sono a tempo determinato, rinnovato di sei mesi in sei mesi e dal prossimo dicembre il contratto dovrebbe trasformarsi a tempo indeterminato. Se perdo il lavoro come potrei andare avanti?».



Daniele lavora quattro ore al giorno e guadagna circa 550 euro al mese, poche per trovarsi una casa e mantenerla. «Mi sono rivolto al comune di Stra dove da qualche settimana sono riuscito ad essere riconosciuto residente senza fissa dimora; all'assistente sociale ho chiesto di avere un aiuto per un alloggio. Attraverso un'agenzia ne ho trovato uno in centro a Stra ma vogliono 380 euro al mese ma non posso permettermela anche se in comune mi hanno assicurato che una piccola mano potrebbero darmela. Mi hanno suggerito di trovarmi un compagno per dividere le spese, ma dove lo trovo io uno nelle mie condizioni?».



Stramazzo spera che qualcuno, leggendo l'articolo si faccia avanti. Per ora lo ha contattato il presidente del comitato Marco Polo di Mestre Luigi Corò che ha promesso che s'impegnerà ad aiutarlo. Così finalmente potrà lasciare il suo giaciglio dell'ospedale e non rischiare che gli rubino altre cose.