Caduto nella rete, intrappolato dai ricatti della giovane donna conosciuta sul web e alla quale aveva aperto il suo cuore. Chiunque può finire irretito in una brutta vicenda estorsiva che mai avrebbe pensato lo potesse riguardare. Soprattutto se si è abituati a gestire persone e mansioni sul posto di lavoro con senso di responsabilità e lungimiranza e se si occupano posizioni sociali e di livello culturale di un certo rilievo. Invece, basta un momento di debolezza per scoprirsi fragili e, improvvisamente, facili prede. «E, purtroppo non sono stato l’unico, anzi». Ad accettare di parlare al Messaggero è il dirigente della Rai ricattato da una escort conosciuta su “bakecaincontri”, un sito di appuntamenti per adulti. Adina Manolache, 30 anni, arrestata per estorsione è stata il suo tormento per circa sei mesi. Lui ha trovato la forza di denunciare, di liberarsi dall’incubo e di risalire il baratro in cui stava per sprofondare, pur sapendo che la sua storia potesse uscire sui giornali.
«So per certo - racconta il sessantenne - che anche altre persone sono cadute nella rete di Adina, l’ho riferito anche alla polizia. Lei sapeva costruire molto bene le storie da raccontare. Ha architettato tutto alla perfezione, sapendo carpire la fiducia del suo interlocutore. All’inizio - prosegue - era amabile, faceva tenerezza quando parlava dei suoi familiari in gravi difficoltà. Poi la modalità passava gradualmente in una fase più aggressiva fino al punto di esercitare una certa violenza e così le richieste diventavano delle autentiche pretese».
Adina riempie il funzionario pubblico di una serie crescente di bugie: «Mio figlio sta male», «Mi hanno notificato lo sfratto e non abbiamo più il denaro per pagare l’affitto», «C’è gente che mi vuole fare del male, dei criminali», chiedendo denaro.
Ma il pericolo delle truffe corre solo online? Il sessantenne è certo che non sia così: «Può capitare anche di incontrare persone simili nei locali di Roma o in qualsiasi altro ambito. Chiunque può finire nel mirino di chi fa truffe per “professione”». E aggiunge: «Ha provato a ricattarmi ma sono a un punto della mia vita che non mi è importato, tra un anno e qualche mese vado in pensione. Sono single, non ho una famiglia, questo ha rappresentato un vantaggio adesso che la storia è uscita e uno svantaggio nel periodo in cui sono stato sotto ricatto perché magari la presenza di una famiglia mi avrebbe aiutato e evitare questo imbarazzo. Più avanti racconterò il resto, ora sono sconvolto, sono giorni in cui non sto andando a lavoro. Mi sento a pezzi. Ma occorre non avere paura e denunciare».