Elisa Roveda, il padre della donna che ha strangolato il figlio: «Da un mese non era più lei, non la lasciavamo mai da sola»

Il nonno del bambino morto: «A volte sembrava come se mia figlia sentisse il peso dell'essere madre»

Mamma uccide figlio, il padre di Elisa Roveda: «Da un mese non era più lei, non la lasciavamo mai da sola»
Mamma uccide figlio, il padre di Elisa Roveda: «Da un mese non era più lei, non la lasciavamo mai da sola»
Sabato 15 Luglio 2023, 13:55 - Ultimo agg. 15:58
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Il padre di Elisa Roveda, la donna di Voghera arrestata per aver ucciso il figlio di meno di un anno, ha subito pensato a sua figlia dopo aver sentito la notizia in tv. L'uomo, Marco Roveda ha dichiarato: «Mai si poteva immaginare che potesse fare del male a suo figlio, ma nonostante questo non la lasciavamo mai da sola. Io sarei venuto subito, se mi avessero avvisato. Invece l'ho saputo dalla tv: parlavano di una donna di 44 anni, ho subito immaginato che potesse essere mia figlia. Ho chiamato mio genero, ma non rispondeva». Roveda ricorda quanto la figlia avesse desiderato quel bambino ma che «da un mese e mezzo non era più lei» dice in un'intervista ai quotidiani, «a volte sembrava come se mia figlia sentisse il peso dell'essere madre».

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«Elisa non restava mai da sola»

«Mia figlia aveva paura a stare a casa da sola - ricorda il nonno del bimbo ucciso -, non riusciva più a guidare l'auto, faceva fatica a dormire.

Eravamo andati da un dottore, era in cura». «Mia figlia non doveva restare da sola, se solo mi avessero avvisato - ribadisce - sarei andato io a casa sua». Elisa, infatti, da sola non rimaneva mai e con lei si alternavano soprattutto il marito, che ieri mattina era uscito per lavoro, e la nonna.

«Mio genero è andato a lavorare - spiega ancora Roveda -. Era molto attento a non lasciare mai la moglie da sola, me lo diceva lui stesso, quando lo vedevo alla sera passare in piazza Meardi, mentre io ero al bar, di rientro dal lavoro. Ma sarebbe arrivata la mia ex moglie, la nonna del bambino, nel giro di poco tempo. È stata lei a dare l'allarme». Il nonno del bambino e la nonna sono separati da 20 anni. «Non ci sentivamo mai ma da mia figlia, a trovare mio nipote, andavo spesso - racconta l'uomo -. Ho visto il bambino il primo di luglio: era bellissimo come sempre, un bambino così allegro, rendeva felice tutta la famiglia».

«Mai avuto problemi in vita sua, ma da un po' di tempo stava attraversando una fase di depressione molto pesante - dice il padre di Elisa -. Ha sempre fatto una vita normale. Il dottore ci ha detto che era un forte esaurimento, legato proprio alla maternità. Se c'erano stati segnali? Non che potesse succedere qualcosa del genere».

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