Fecondazione assistita: a giudizio Antinori, pioniere dei bimbi in provetta

Fecondazione assistita: a giudizio Antinori, pioniere dei bimbi in provetta
Venerdì 4 Aprile 2014, 19:00 - Ultimo agg. 21:17
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Il professor Severino Antinori, pioniere della fecondazione assistita, stato rinviato a giudizio, a Roma.



L'accusa è di presunti illeciti legati all'organizzazione di viaggi all'estero finalizzati alla realizzazione di gravidanze con tecniche eterologhe, in Italia non consentite. Secondo quanto riferito dall'avvocato Francesco Caroleo Grimaldi, difensore del noto ginecologo, Antinori è accusato di violazione della legge 40, in particolare dell'articolo 12, riguardante l'utilizzazione di gameti estranei alla coppia.



I pm ipotizzano l'associazione a delinquere in concorso con la figlia Monica Antinori e con il genero Fabrizio Cerusico. Nei capi d'imputazione anche la vicenda di una coppia che si rivolse ad Antinori per usare lo sperma prelevato al figlio prima che morisse di un male incurabile con l'intenzione di far rimanere incinta la madre. Il ginecologo si sarebbe fatto dare 78 mila euro dalla coppia.



Sconcerto per il rinvio a giudizio, disposto dal gip Donatella Pavone, è stato espresso da Caroleo Grimaldi. «L'8 aprile prossimo - ha dichiarato - la Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi sulla legittimità della legge 40, già censurata dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, e malgrado ciò non è stata accolta un'istanza di rinvio dell'udienza di oggi». «È davvero paradossale - ha concluso il penalista - che un uomo come Antinori, candidato al premio Nobel, una vita dedicata alla ricerca per consentire la maternità laddove non è possibile, e che per questo ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali, sia trattato alla stregua di un tour operator».