Giulia Cecchettin, l’sos ignorato e nessun intervento: un’inchiesta sul 112 e le pattuglie assenti

Indagine interna dei carabinieri. Il ministro dell’Interno Piantedosi: «Subito chiarezza e responsabilità»

Giulia Cecchettin, l’sos ignorato e nessun intervento: un’inchiesta sul 112 e le pattuglie assenti
Giulia Cecchettin, l’sos ignorato e nessun intervento: un’inchiesta sul 112 e le pattuglie assenti
di Valentina Errante
Venerdì 24 Novembre 2023, 23:04 - Ultimo agg. 25 Novembre, 09:09
4 Minuti di Lettura

Le verifiche sono in corso, ma gli accertamenti per il comando Generale dell’Arma sono quasi la routine, in un’indagine come quella sulla morte di Giulia Cecchettin, che ha tenuto carabinieri e polizia impegnati per una settimana a cercarla. Purtroppo con un epilogo drammatico. Il nodo è il mancato intervento dei carabinieri dopo la chiamata, alle 23.18 di sabato 11 novembre, di un vicino di casa al 112.

Filippo Turetta, chiusi i gruppi Facebook che lo sostenevano: ecco cosa c'era dentro

Giulia, l’sos ignorato

Riferiva di una lite tra due persone nel parcheggio.

Ieri sulla chiamata senza seguito è intervenuto anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «Questa vicenda merita e richiede un approfondimento, va fatta chiarezza. Saranno fatte delle verifiche. Vedremo. Le forze di polizia non si sono mai sottratte dall’assunzione delle loro responsabilità. Se emergessero delle criticità sarebbe legittimo preoccuparsi». 

 

Saranno gli stessi militari a verificare se il mancato invio di una pattuglia nel parcheggio a 150 metri dalla casa di Giulia, dopo l’allarme lanciato da un vicino di casa, abbia profili di irregolarità. Ossia la correttezza delle procedure seguite. Se risulteranno incongruenze la relazione sarà mandata in procura. I pm di Venezia, che coordinano le indagini, hanno acquisito la registrazione della chiamata già da una settimana, ma non c’è alcuna inchiesta. Nessuno ritiene, al momento, che le indicazioni generiche potessero portare a salvare la povera Giulia.


GLI ACCERTAMENTI
La ricostruzione amministrativa “sull’operativo”, come viene definito in gergo, è ordinario e riguarda tutti i passaggi delle ricerche. Quindi anche la chiamata senza seguito del vicino di casa. La telefonata al 112 arriva al numero unico emergenza di Padova (il concentratore) che smista per competenza territoriale a Chioggia Sottomarina. L’uomo che dà l’allarme dice di avere sentito una ragazza dire: «Lasciami, mi fai male», ma dice anche di non essere riuscito a prendere la targa della Grande Punto nera e che l’auto è andata via. Le due persone che litigavano non si trovano più nel parcheggio. Ma l’uomo non sa dire in quale direzione sia andata l’auto. Intanto le uniche due pattuglie che coprono il territorio sono impegnate: una in seguito a una richiesta di intervento per una rissa scoppiata in un bar. L’altra per una lite nata dopo un incidente stradale. Così dal momento che nel parcheggio non c’è più nessuno e non bisogna bloccare un’azione in corso non vengono allertate pattuglie di altre province. Le indicazioni ricevute sono troppo sommarie e l’intervento non porterebbe a nulla. Solo l’indomani il papà di Giulia si presenterà in caserma. 


LA DENUNCIA
«Temo per l’incolumità di mia figlia Giulia» è invece uno dei passaggi che figurano nella prima denuncia di scomparsa presentata ai carabinieri domenica 12 novembre da parte di Gino Cecchettin. L’uomo sottolineava che la figlia aveva sempre comunicato «ogni suo spostamento» se si tratteneva fuori casa, aggiungendo che anche l’ex fidanzato Filippo Turetta «non è rientrato a casa». Non solo, il papà denunciava ai militari: «Mia figlia Elena mi ha raccontato che Turetta non aveva mai perso la speranza di tornare assieme a Giulia, pertanto a volte era insistente e possessivo al punto che lei aveva deciso di troncare definitivamente, tuttavia Giulia aveva continuato a frequentarlo perché lui era depresso ed era preoccupata per qualche suo gesto inconsulto, temo quindi per l’incolumità di mia figlia».  Eppure quella denuncia viene rubricata come un allontanamento volontario da parte della ragazza. Un altro elemento che suscita non poche polemiche.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA