Filippo Turetta, i messaggi alla sorella di Giulia Cecchettin: «Falle accendere il telefono». La risposta di Elena: «Dalle respiro»

Filippo Turetta, i messaggi alla sorella di Giulia Cecchettin: «Falle accendere il telefono». La risposta di Elena: «Dalle respiro»
Filippo Turetta, i messaggi alla sorella di Giulia Cecchettin: «Falle accendere il telefono». La risposta di Elena: «Dalle respiro»
Mercoledì 6 Dicembre 2023, 23:23 - Ultimo agg. 7 Dicembre, 18:45
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Filippo Turetta voleva avere il controllo totale sulla vita di Giulia Cecchettin. Un atteggiamento che è emerso più volte dal giorno dell'omicidio e che è confermato da alcuni messaggi inviati alla sorella della studentessa 22enne, Elena Cecchettin, svelati nell'ultima puntata di "Chi l'ha visto?".

I messaggi di Turetta a Elena Cecchettin

I messaggi dovrebbero risalire a settimane prima della scomparsa di Giulia. «Ciao scusa, puoi far accendere il telefono alla Giulia e farglielo lasciare acceso?», scrive Filippo che poi, quando Elena gli risponde con un secco «no», aggiunge: «Perché?! Non è giusto, non può non cagarmi per tutte ste ore.

Mi aveva promesso ieri che mi scriveva durante la giornata... dille almeno che le ho scritto». Nel prosieguo della conversazione Elena Cecchettin non cede alle richieste e prova a far ragionare il giovane: «Filippo dalle un attimo di respiro». Parole che scatenano la reazione di Turetta e fanno comprendere meglio la sua ossessione: «Di respiro da cosa - scrive infatti Filippo - Mi aveva promesso che mi mandava qualche foto e video della giornata». E poi conclude: «Scusa, grazie».

L'audio con la voce di Turetta

«Ciao volevo chiederti un'opinione. Ho raccolto tutti i dettagli che avevamo scritto per la caricatura sulla chat eccetera, e ci stavano tutti, proprio un paio di cose, non saprei come dire. Cioè a Giulia non piacciono le tisane, da quello che so non le beve, per lei sono acqua sporca. Però qualcuno lo aveva detto e quindi cosa facciamo? Lo diciamo lo stesso da mettere nei dettagli? Almeno che tu non mi contraddici e dici che è una sua caratteristica ma non mi pare proprio. Possiamo ance tralasciarlo questo dettaglio»: La voce di Filippo Turetta, che non era più il fidanzato di Giulia Cecccettin ma cercava di esercitare un controllo anche sulla sua festa di laurea, che doveva essere pochi giorni dopo l’omicidio. 

Il papà di Giulia e il perdono a Filippo

Perdonare Filippo è un obiettivo lontano, almeno fino a che non sarà percorso per intero il cammino doloroso del lutto per la morte di Giulia. Gino Cecchettin non si nasconde dietro buonismi di facciata parlando dell'assassino della figlia: «Il perdono? È una cosa veramente difficile. Neanche Gesù ha perdonato i suoi carnefici, ha chiesto a Dio di farlo». E a chi le ha tolto la vita riserva poche, pesate parole. «Spero che Filippo - si limita a sottolineare - si renda conto di quello che ha fatto».

Il dolore

C'è una terra di confine che al momento, da genitore, non può essere superata. «Un conto è non provare rabbia - spiega - un conto è non provare ira. Il perdono è un passo superiore. Sarà difficile». Papà Gino chiede tempo, giornate dilatate per non pensare al lavoro, per lasciar espandere il dolore trattenuto e nel contempo per sorreggere la famiglia, dedicandosi ai due figli che vivono con lui. Il primo pensiero stamane è andato alla moglie Monica e alla figlia Giulia, da ieri seppellite fianco a fianco nel cimitero di Saonara, alle quali ha portato un mazzo di fiori restando in silenzio davanti alla loro tomba.

E anche dopo l'ultimo addio alla figlia, c'è un fondo di enorme pietà sempre presente nelle sue parole. «Dire qualcosa ai genitori di Filippo? A loro do un grande abbraccio, perché come ho detto ieri, forse io tornerò a danzare sotto la pioggia e quindi farò un sorriso. Per loro sarà molto più difficile. Quindi hanno tutta la mia comprensione, il mio sostegno».

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