Quando l'ossessione del selfie diventa fatale. È ormai uso comune immortalare i momenti più importanti della vita con un autoscatto condiviso sui social. Ma in alcuni tragici casi, il selfie immortala gli ultimi attimi di vita delle persone. Sono tanti purtroppo in Rete gli autoscatti di questo tipo.
Lo scorso maggio, un pilota e il suo passeggero sono rimasti uccisi in un incidente aereo.
Stessa sorte per Colette Moreno, 26 anni, morta in un incidente d'auto mentre si recava alla sua festa di addio al nubilato. Poco dopo aver scattato un selfie.
Vittima dell'autoscatto, un veterinario con la passione delle armi, che si è scattato una foto con una pistola. E che per errore ha premuto il grilletto.
Toccante il selfie di mamma e figlio sul volo della Malaysia Airlines, poco prima del disastro aereo.
C'è poi la foto del rapper latino Jadiel pochi attimi prima del suo incidente in bici.
In Rete anche l'immagine del viso sorridente di Courtney Ann Sanford, 32, caricata sui social pochi minuti prima dell'incidente stradale in cui la ragazza è rimasta uccisa.
Poi c'è il selfie scattato da un gruppo di amici a Beirut nel 2012. Poco dopo, il ragazzo con la felpa rossa è morto in un'esplosione.
Infine, il selfie di gruppo scattato in auto dal cantante latinoamericano Jenni Rivera, 43. Poche ore dopo l'artista è morto in un incidente aereo.