Ladispoli, raid alla festa di compleanno dei bimbi. Spranghe contro adulti: arrestati tre fratelli e il padre

Uno dei feriti è stato colpito con un martello ed è finito in coma

Ladispoli, rissa alla festa di compleanno dei bambini, spranghe contro adulti: arrestati tre fratelli e il padre
Ladispoli, rissa alla festa di compleanno dei bambini, spranghe contro adulti: arrestati tre fratelli e il padre
di Emanuele Rossi
Mercoledì 28 Settembre 2022, 23:40 - Ultimo agg. 29 Settembre, 10:27
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Rissa violenta a Ladispoli: quattro romeni in manette. Si tratta di tre fratelli e del padre. Si erano presentati al party di una bimba armati di bastoni, spranghe e un martello. Senza alcuna pietà, forse per motivi legati a una accesa rivalità o comunque per confermare la supremazia sul territorio rispetto al gruppo antagonista, li avevano colpiti con una violenza inaudita tra il parcheggio di un supermercato di via Glasgow e un parco pubblico, nel quartiere Cerreto. Botte così feroci da mandarne in coma due, uno dei quali ha poi avuto la vita salva per miracolo. A distanza di 20 giorni gli autori della spedizione punitiva, sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare, e con loro anche il padre che oltre a coprirli, li avrebbe accompagnati sul luogo dell’agguato, nel bel mezzo di una festa di compleanno di una piccola di appena 5 anni. Grazie ad una brillante operazione della polizia di Ladispoli le indagini si sono chiuse rapidamente. Gli agenti del commissariato di via Vilnius, diretti dal vicequestore Federico Zaccaria, sono intervenuti dopo pochi minuti sulla scena del crimine il 10 settembre alle ore 20.30 circa, assieme alla polizia scientifica, recuperando sin da subito il martello insanguinato lasciato a terra e facendo scattare le perquisizioni, su disposizione della Procura, nelle abitazioni dei sospettati. Soggetti che ora sono diventati indagati e ieri tratti in arresto in seguito a un provvedimento emesso dal gip del tribunale di Civitavecchia, dopo le indagini condotte dal pm Valentina Zavatto.

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TENTATO OMICIDIO

Georghita, Marius e Vasile Nechita, questi i tre fratelli di 31, 34 e 28 anni, pregiudicati per vari reati compiuti in passato, tra cui anche contro la persona, più il padre 52enne Ion, sono stati già associati al carcere di Civitavecchia. Per loro quattro l’accusa è di tentato omicidio in concorso nei confronti di due connazionali, rispettivamente di 43 e 32 anni. Il secondo, padrino di battesimo della festeggiata, era stato trasportato al Policlinico Gemelli in condizioni disperate. Resta ancora grave però è considerato ormai fuori pericolo dai sanitari. Pure il cognato era finito in coma. Entrambi, come emerso dagli impianti di videosorveglianza di un’attività commerciale, erano stato picchiati selvaggiamente, anche quando si trovavano a terra. Colpiti da bastoni telescopici, bottiglie di vetro frantumate, e poi il 32enne anche da una martellata in testa crollando esanime in una pozza di sangue. Era rimasto ferito anche un terzo amico, 37enne, che aveva provato a dividere i due gruppi. I clienti di una pizzeria, sotto choc, si erano dileguati chiamando le forze dell’ordine. La ferocia dei fratelli era emersa già pochi minuti prima in via Palo Laziale in un’altra aggressione contro un ragazzo e una ragazza, i quali li avevano redarguiti per non essersi fermati sulle strisce pedonali per farli passare. Un affronto per loro, che sono scesi dall’auto (è il forte sospetto degli investigatori) nonostante si stessero dirigendo nei giardini dove si stava svolgendo la festa, per prendere a pugni entrambi. Non solo, chi era alla guida ha pure tentato di investire il ragazzo in retromarcia. Il fatto che abbiano precedenti penali potrebbe aprire una pista investigativa importante per gli inquirenti che avrebbero anche ascoltato dei testimoni presenti al party. La rissa, scaturita forse da uno “sgarro” o tuttavia da vecchie ruggini, potrebbe ora aprire nuovi scenari. Perché premunirsi di bastoni e un martello in un momento pacifico? Perché accanirsi così rischiando di uccidere persone che si conoscevano? Saranno fondamentali i racconti che forniranno alla magistratura i due feriti in ospedale. 

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