Allarme minori stranieri, sono scomparsi due su tre: il record in Sicilia tra Agrigento e Trapani

Allarme minori stranieri, sono scomparsi due su tre: il record in Sicilia tra Agrigento e Trapani
di Gigi Di Fiore
Domenica 7 Agosto 2022, 11:00
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È un dato significativo, conferma che molti migranti minori, in gran parte arrivati in Italia senza familiari, fanno perdere presto le loro tracce. Sono adolescenti stranieri, soprattutto maschi, di cui non si sa più nulla dopo la fuga dai centri di accoglienza. L'ultimo report del Commissario straordinario del governo per le persone scomparse, che fotografa questo fenomeno nei primi sei mesi di quest'anno, parla di «dato numericamente consistente». E aggiunge che la percentuale dei ritrovamenti in questa prima metà dell'anno risulta inferiore rispetto allo stesso periodo del 2021: solo il 30 per cento rispetto al 75,08 per cento di gennaio-giugno dello scorso anno. È la novità del bollettino che il ministero dell'Interno elabora due volte all'anno sulle persone scomparse in Italia, mettendo insieme i dati delle denunce: i missing sono sempre più minorenni stranieri immigrati.

Ecco i numeri: su un totale di 6.312 minorenni scomparsi da gennaio a giugno, gli stranieri sono più del doppio: 4.410 per una percentuale del 69,87 per cento. Scrive il commissario straordinario per le persone scomparse, il prefetto Antonino Bella: «L'analisi dei dati non può non considerare le dinamiche connesse al fenomeno migratorio che vede l'Italia luogo di approdo per possibili destinazioni anche in Paesi europei». L'ulteriore conferma a questa lettura sono i 3087 minori stranieri che, tra quelli di cui è stata denunciata la scomparsa, risultano ancora irreperibili.

Naturalmente, il record di denunce di minori stranieri scomparsi appartiene alle province di Agrigento e Trapani, quelle degli sbarchi principali dei migranti in Sicilia. Proprio questa regione, nel totale (maggiorenni e minorenni) dei 9599 scomparsi in Italia nel primo semestre 2022, è al primo posto con 2398, seguita dalla Lombardia (1484) e poi dalla Campania (660). Se si sposta l'attenzione ai dati provinciali, il record spetta a Trapani (711 scomparsi), seguita da Milano (513) e poi da Agrigento (450). Nella prima parte del 2022, sono stati ritrovati 5024 scomparsi su 9599 denunciati. Quest'anno restano quindi 4575, minori e maggiorenni, di cui ancora non si sa nulla. Scrive il commissario straordinario per le persone scomparse: «Se si guarda ai minori scomparsi emerge che provengono soprattutto da Paesi dell'area magrebina, in particolare da Egitto e Tunisia». Parlano ancora una volta i numeri: sono da ritrovare 567 minorenni egiziani, 457 tunisini, 498 afghani, 250 eritrei. Le denunce degli scomparsi hanno riguardato 834 su minorenni egiziani, 692 tunisini, 549 afghani. 

Ma la fuga volontaria dei migranti è solo una parte del preoccupante fenomeno delle persone scomparse, su cui da tempo il ministero dell'Interno ha istituito un commissario straordinario collegato alla Direzione centrale della polizia criminale. Dal primo gennaio 1974, quando è stato avviato il monitoraggio delle denunce sui missing, fino al 30 giugno scorso in Italia sono state presentate 287.881 denunce di scomparsi. Di questi, 215.439 sono stati poi ritrovati, mentre sono ancora aperte le ricerche, che a volte vanno avanti da anni, per 72.442 persone. Molte storie sono diventate famose attraverso la trasmissione della Rai «Chi l'ha visto?», che da anni approfondisce e segue alcune tra queste vicende. Una scomparsa famosa è Denise Pipitone, la bambina di poco meno di 4 anni che si volatilizzò a Mazara del Vallo il primo settembre 2004. Falsi avvistamenti, mitomani, inchieste, ma della bambina, che oggi avrebbe quasi 18 anni, non si sa ancora nulla. Stesso destino per Angela Celentano, la piccola di tre anni che fece perdere le tracce il 10 agosto 1996 durante una gita con la famiglia sul monte Faito in Campania. Anche nel primo semestre del 2022 gli scomparsi sono in prevalenza minorenni, ben 6312 con una fetta maggiore di stranieri. Nella fascia di età sopra i 18 anni le denunce sono state 2844 e riguardano in maggioranzaa uomini (1941) rispetto alle donne (903). Le fughe sono spesso volontarie, con minorenni che scappano da istituti e comunità. Ma nelle denunce vengono segnalati anche possibili delitti, o allontanamenti legati a difficili condizioni psicologiche.

La vicenda di Andrea Rabciuc, la ventisettenne campionessa rumena di tiro a segno scomparsa a marzo da Maiolati Spoletini in provincia di Ancona, è ancora irrisolta. Proprio come quella di Domenico Manzo, il pensionato 71enne della provincia di Avellino conosciuto da tutti come Mimì. Vicende che sono da diverse settimane al centro di indagini della polizia. Ma ci sono storie datate, su cui il mistero è ancora pieno. Come la scomparsa, il 7 aprile 1975, dell'undicenne Alessandra Sandri, che salutò la mamma nel centro di Bologna per non rientrare più a casa. O Sergio Isidori, il bambino di 5 anni di cui non si hanno tracce dal 23 aprile 1979 dopo che uscì a giocare con il fratello dalla sua casa a Villa Potenza in provincia di Macerata. 

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Le ricerche sono sempre piene di ostacoli. Determinante resta il contributo delle famiglie, ma è d'aiuto anche la diffusione della notizia della scomparsa sui mezzi di comunicazione, il web, i social. In questi anni, sono nate diverse associazioni e consulte sulle persone scomparse, per volontà soprattutto dei familiari, vittime di questo fenomeno. E commenta il prefetto Antonino Bella, commissario straordinario persone scomparse: «I report periodici sono un aiuto all'attività di ricerca coordinata. Il nostro impegno è anche quello di essere vicini alle famiglie che vivono la scomparsa di un proprio caro con grande sofferenza, angoscia e senso di vuoto, alleviando la loro solitudine, potenziando l'azione svolta anche dalle associazioni di volontariato». 

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